Proseguendo nel percorso espositivo si incontra Blind Mirrors, installazione inedita le cui riprese sono state girate all’interno di Palazzo Gangi a Palermo, celebre per le indimenticabili scene del ballo ne ll Gattopardo di Luchino Visconti del 1963. Nella sontuosa e barocca sala del palazzo, i Masbedo hanno invitato alcune rappresentanti della comunità Tamil di Palermo - la più ampia in Europa - a esibirsi nella caratteristica danza Bharatanatyam. La loro presenza, esulando da qualsiasi richiamo orientalista, apre una riflessione sul ruolo di Palermo, luogo eletto storicamente all’accoglienza e da sempre marcato da un forte sincretismo. Tema centrale dell’installazione è l’ambiguità, intesa come ricerca della fonte visiva e culturale dell’identità. Emerge, infatti, l’intenzione di far luce su una cultura, quella Tamil, conosciuta ai più solo per le azioni di guerriglia condotte dai gruppi militanti nazionalisti e comunisti in Sri Lanka. Questo territorio è stato teatro dal 1970 al 2009 di una violenta campagna secessionista antigovernativa allo scopo di creare uno stato sovrano socialista. Quella Tamil è invece una cultura antica e preservata al di là del preconcetto di minoranza, nel quale in particolare oggi si tende a relegare o leggere la complessità della storia. Con una simile operazione, i Masbedo da un lato attivano un simbolico riposizionamento del potere e dei potenti, e dall’altro interpretano attraverso la danza l’espressione di una cosiddetta minoranza contraddistinta da una storia delicata e problematica. Il tutto riportato al centro di quel mondo barocco, definito da sempre il teatro del mondo, nel quale lo spettacolo di fronte alla storia oggi, un tempo di fronte a Dio, è quello degli uomini che rappresentano la propria esistenza. Un’altra nuova produzione presentata a ICA è Azione, un’articolata installazione visivo-sonora composta da molteplici monitor che delineano un sentiero nello spazio espositivo, conducendo lo spettatore attraverso visioni e narrazioni differenti. L’opera prende le mosse dalla riscoperta in Liguria dello stabilimento di pellicole cinematografiche Ferrania, che versa oggi in uno stato di abbandono e decadenza. Attraverso un percorso narrativo storico e culturale del tutto italiano, i Masbedo svelano la creazione di un sogno, quello cinematografico, riportato in vita negli spazi di ICA. Gli artisti attivano così un ragionamento sul cinema del passato, conducendo una riflessione sull’immagine deportata nella memoria e sulla sua capacità di influenzare le azioni culturali e performative. Perché le frontiere cambiano è una mostra co-prodotta da ICA Milano con In Between Art Film e Stone Island. La co-produzione esecutiva è affidata a A.C. AreaVideo.
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