2019-10-22

Continua “Giù dal Muro”, rassegna per i 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino

Tutti gli appuntamenti dal 24 al 29 ottobre
 Tra gli ospiti il musicista Massimo Zamboni (ex CCCP e CSI) 
e il giornalista Ugo Tramballi



Musicista e scrittore, chitarrista dei CCCP e dei CSI, storici gruppi punk e alternative rock italiani. Si tratta di Massimo Zamboni, uno degli ospiti più attesi di Giù dal Muro, la rassegna storico-culturale che da tre settimane il Consorzio Brianteo Villa Greppi sta dedicando ai trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino.
In arrivo venerdì 25 ottobre a Monticello Brianza, Zamboni partirà dalla sua esperienza personale per ricostruire l’atmosfera della Berlino Ovest degli anni Ottanta. E poi, altro graditissimo ospite dei prossimi giorni, il giornalista ed esperto di politica internazionale Ugo Tramballi (atteso a Sirtori), mentre non mancheranno le proiezioni di film come “Cold war” di Pawel Pawlikowski (a Nibionno) e “Good bye, Lenin!” di Wolfgang Becker (a Triuggio). Una rassegna, Giù dal Muro, curata dal consulente storico del Consorzio Villa Greppi Daniele Frisco e che terminerà proprio il prossimo 9 di novembre, giorno della caduta del Muro, con la performance poetica di Simone Savogin.

Tornando agli appuntamenti imminenti e scorrendo il programma in ordine cronologico, ci si concentra su un’intera Europa divisa in due blocchi giovedì 24 ottobre, quando a partire dalle 21 l’appuntamento sarà nel Salone dell’Oratorio S. Luigi di Cibrone di Nibionno con la proiezione di “Cold war” di Pawel Pawlikowski. Una serata che sarà aperta, come ormai da tradizione, da una breve introduzione storica a cura del direttore scientifico Daniele Frisco, utile per inquadrare il contesto di riferimento degli eventi narrati. Palma d’oro a Cannes 2018 per la miglior regia, il film è una storia d’amore tra un uomo e una donna che si incontrano nella Polonia del dopoguerra, ridotta in macerie. Negli anni ’50, durante la Guerra Fredda, in Polonia, a Berlino, in Jugoslavia e a Parigi, la coppia si separerà più volte per ragioni politiche, per difetti caratteriali o solo per sfortunate coincidenze: una storia d’amore impossibile in un’epoca difficile.

Si parlerà degli anni Ottanta a Berlino, invece, nell’atteso appuntamento di venerdì 25 (alle 21), nella biblioteca di Monticello Brianza. Protagonista, come detto, sarà il musicista e scrittore Zamboni, che attraverso una chiacchierata informale, alcuni reading e inserti musicali racconterà la sua esperienza personale in una città fatta di giovani, musica, voglia di futuro, case occupate, in un mix irripetibile di intensità e fragilità. Una serata durante la quale verranno presentati il suo libro “NESSUNA VOCE DENTRO – UN’ESTATE A BERLINO OVEST” e il suo disco “SONATA A KREUZBERG”. Al centro del volume una Berlino dominata dalla presenza costante del Muro, «signora muraglia austera e disadorna, dal seno piatto, vestita di grigio». Durante il giorno Massimo serve ai tavoli di un ristorante italiano, la notte si trascina tra le macerie della città verso i locali underground, quando avviene un imprevedibile riconoscimento: due ragazzi di Reggio Emilia, amici in comune e stesse militanze alle spalle, si incontrano per la prima volta e da quell’incontro nascerà uno dei gruppi più amati del panorama musicale italiano, i CCCP. “Sonata a Kreuzberg” è invece un disco realizzato insieme a Angela Baraldi e Cristiano Roversi e che attraverso inediti e cover racconta un’epoca, ricostruendo un clima culturale irripetibile.

Dopo una pausa di due giorni, lunedì 28 ottobre alle 21 l’Aula Magna Niso Fumagalli di Sirtori ospiterà l’incontro con Ugo Tramballi. Giornalista italiano, dal 1983 Ugo Tramballi è stato inviato in Medio Oriente, India e Africa, ha raccontato le guerre in Libano, Iran, Iraq, Afghanistan, Angola e tra il 1987 e il 1991 è stato corrispondente da Mosca. Dal 1991 è inviato e editorialista del Sole 24Ore e durante la conferenza ripercorrerà la sua esperienza a Mosca, il crollo dell’Urss visto dall’interno, la conseguente fine del mondo bipolare, i cambiamenti degli anni successivi e le illusioni e speranze legate alla caduta del muro.

Ultimo film dell’intera rassegna, infine, quello fissato per martedì 29 ottobre alle 21, nella Sala consiliare di Triuggio: si tratta di uno tra i maggiori successi del cinema tedesco contemporaneo, ossia “Good bye, Lenin!” di Wolfgang Becker. La pellicola è ispirata al fenomeno dell’Ostalgie, di cui Frisco fornirà un inquadramento durante la sua breve introduzione, e racconta il passaggio da un sistema socialista a uno capitalista. Protagonista è Alex, giovane di Berlino Est che per evitare uno shock alla madre, un’orgogliosa socialista caduta in coma alla vigilia dell’unificazione e svegliatasi otto mesi dopo, prova in tutti i modi a nasconderle i cambiamenti politici, sociali e culturali in atto.

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