2019-10-25

Como all'Unesco internazionale di Parigi


Como di nuovo protagonista all’Unesco internazionale di Parigi. Dopo il primo evento del 13 febbraio, quando la città pur non essendo ancora candidata all’UCCN (Unesco Creative Cities Network) aveva presentato l’eccellenza della seta comasca agli ambasciatori accreditati, ieri, 23 ottobre, la delegazione guidata dal sindaco Mario Landriscina ha partecipato alla convention promossa e organizzata dall’ambasciata permanente d’Italia presso l’Unesco per far conoscere meglio le quattro città italiane candidate.

Un passaggio molto importante perché ha dimostrato la fiducia dell’Unesco Italia nelle città italiane che aveva selezionato nel mese di giugno per candidarle nella rete delle città creative Unesco. Ogni città era rappresentata dal sindaco e dall’assessore alla Cultura e da una delegazione di massimo dieci membri.


Si ricorda che le città italiane in lizza per il riconoscimento Unesco sono Como, Bergamo, Biella e Trieste. Como e Biella nell’ambito dello stesso cluster, "Craft & Folk Art", Bergamo per la gastronomia, Trieste per la letteratura.

Dopo il saluto d’apertura dell’ambasciatore permanente italiano all’Unesco, Massimo Ricardo, sono intervenuti i quattro sindaci seguendo un ordine alfabetico. Tutti hanno parlato davanti a una folta platea di ambasciatori e di valutatori dell’Unesco. Ogni città presentava l’asset creativo della candidatura anche con uno stand dove erano esposte opere, prodotti e testimonianze del settore di riferimento. La stand di Como aveva anche un monitor dove sono stati proiettati video sulla seta ed erano esposti anche un manichino con un abito di seta dell’alta moda e, in un progetto di contaminazione e di scambio culturale, i capi d’abbigliamento, sempre seta, realizzati con le tessuti comaschi dalle artigiane tessili della città messicana di San Cristonal de Las Casas, già da molti Città Creativa Unesco.

Il sindaco di Como Mario Landriscina nel suo intervento, pronunciato in francese, ha voluto ringraziare esplicitamente l'ambasciatore italiano all'Unesco, Massimo Ricardo, che ha organizzato l'evento di Parigi per promuovere le città candidate italiane. Unesco Italia infatti, dopo aver scelto le città da candidare, si è impegnata a sostenerle davanti all’Unesco internazionale. Como, pur essendo una città di medie dimensioni, ha confermato la propria visibilità e attrattività a livello mondiale, riconosciute in un contesto prestigioso.

Il sindaco Landriscina ha sottolineato l'importanza della seta per la nostra città definendola un elemento fondamentale attorno a cui la comunità si riconosce, di un fattore culturale e sociale prima ancora che economico, evidenziando anche la presenza di istituzioni culturali di assoluto livello come la Fondazione Ratti. Sono stati citati anche personaggi importanti di Como per l'umanità come Plinio il vecchio, Alessandro Volta, Giuseppe Terragni.

L'assessore alla Cultura Carola Gentilini, parlando dopo il sindaco, ha evidenziato come l'ingresso di Como nella rete Unesco rafforzerebbe ulteriormente la visibilità e la caratura nel mondo del tessile comasco, in particolare della seta. La comunità locale, attraverso molteplici iniziative che coinvolgono il network del territorio del tessile, si è impegnata con determinazione per arrivare al risultato che darebbe significativi benefici alla società comasca. E’ stato anche sottolineato come il percorso dalla candidatura abbia già innescato dinamiche positive e abbia rafforzato la collaborazione tra le differenti realtà del tessile e della seta. E’ stata citata poi la lettera di endorsement di Eusebio Leal, cubano, a capo di una fondazione che ha conquistato credito presso l'Unesco per gli importanti piani di recupero urbano studiati e attuati nella vecchia Havana.

Nella delegazione comasca era presente anche Giovanni Camilleri, che da 2005 a 2016 è stato coordinatore di un programma dell'Onu che aveva come mission la creazione di un network tematico sull'articolazione dei territori per uno sviluppo umano e obiettivi di sviluppo sostenibile.

I due sindaci di Como e Biella, Mario Landriscina e Claudio Corradino, hanno voluto posare insieme per una foto sottolineando la vicinanza e la collaborazione tra le due città riconfermando l’impegno a sostenersi a vicenda.

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