2019-07-22

IL DISTRETTO DELLE MINIERE DI CORTABBIO

Cesare Perego - Il parco minerario di Cortabbio di Primaluna con le miniere dei Piani Resinelli, facilmente raggiungibili in 50 minuti da Milano, sono i complessi minerari più vicini, recuperati a finalità turistiche, alla metropoli lombarda. Queste realtà, si inseriscono in una più articolata azione regionale “le Alpi: Energia per Vivere, Energia per Creare, itinerari della mente del cuore delle mani”, finalizzata a valorizzare le aree protette montane.

Si percorre a piedi la miniera Nuovo Ribasso procedendo per 255 m perpendicolare al versante fino al fondo della galleria, dove si incrocia il filone mineralizzato di barite. Durante il percorso si ricevono informazioni sulle modalità di escavazione e le particolarità strutturali della roccia della miniera, illuminata con appositi faretti. Si percorre per circa 500 m la deviazione verso SE che conduce alla maestosa, caverna, dove si è estratto il minerale negli ultimi 30 anni. Questa illuminata da potenti fari, è visibile dal basso, oppure lateralmente, potendo salire per alcuni metri nella galleria verticale posta sul lato della caverna con apposite scalette, e affacciarsi alle “finestre” presenti.
La visita del percorso interno, prevede un percorso complessivo di 2,5 km e una durata di 2 ore circa.

La realtà esterna si snoda prtendo dall’imbocco della miniera Nuovo Ribasso, a quota 522 m, si percorre a piedi la strada sterrata che risale il versante e passa vicino ai vari imbocchi delle miniere. Si vedono le strutture della vecchia stazione della teleferica della miniera Vittoria, a quota 654 m, e si arriva alle più antiche miniere (Speranza-Virginia Superiore), dove ci si può affacciare in sicurezza al profondo burrone lasciato dopo i primi scavi a cielo aperto, avvenuti sugli afioramenti di barite nella seconda metà dell’800. Durante il percorso si ricevono informazioni sulle modalità antiche di escavazione e i trasporto del materiale a valle.
La mineralizzazione più importante della Valsassina, per potenza di giacimento sfruttabile industrialmente, è quello della baritina, comunemente chiamata barite. Il minerale è impiegato nella produzione dei Sali di bario e dei suoi derivati. La barite macinata è utilizzata come pigmento bianco nella produzione di pitture, colori, mosaici, colle materiali plastici. Per l’elevato peso specifico la barite è ampiamente utilizzata per l’appesantimento del fanghi usati nella trivellazione dei pozzi petroliferi e nei sondaggi geognostici. Inoltre, dato il suo alto potere di assorbimento delle radiazioni alfa e gamma, è impiegata anche per le barriere protettive in “calcestruzzo bianco” per impianti radiologici e radioattivi.
Le miniere hanno avuto più di un secolo di attività e sono ubicate sul versante sinistro della media Valsassina, alle pendici della Grigna Settentrionale ad una quota fra 540 e 850 m. I lavori di escavazione e macinazione hanno rappresentato una delle attività preminenti per il Comune di Primaluna. L’inizio dei lavori di coltivazione risale alla seconda metà dell’800: Il periodo di maggiore attività è stato nella prima metà del novecento ma è continuato senza interruzione fino al 2012, quando il sito è stato definitivamente abbandonato.
Dopo i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione per finalità turistica il Comune di Primaluna ha affidato alla soc. Grignolo miniere turistiche del lago di Como la gestione del sito e della sua promozione. Allo stato attuale, dopo una serie di campi scuola del Polotecnico di Milano Polo di Lecco, sono in corso delle ricerche da parte dell’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di chimica, per un’approfondita ricerca di atri minerali potenzialmente presenti nell’area.

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