2019-06-05

DINAMICA DEI FLUSSI E COMPARAZIONE TRA VOTO COMUNALE ED EUROPEO

ENRICO MAGNI  Il 26 maggio 2019 si sono svolte le elezioni Europee e in cinquantuno Comuni della Provincia di Lecco anche quelle comunali per il rinnovo dei Sindaci i e dei Consigli Comunali.
La contemporaneità del voto offre la possibilità di analizzare e comparare il processo dinamico dei flussi del voto. 

Il primo dato emerso è che nei singoli Comuni della Provincia di Lecco per le Europee si è verificato un voto di preferenza sostanziale della lista Lega Salvini Premier con un intervallo che varia dal 30% al 45%. Il dato mantiene una sua costanza in tutta la Provincia nelle varie aree.
Il voto cambia e assume degli aspetti diversi per quanto riguarda il voto nei Comuni, in particolare per il territorio della Brianza e dell'Oggionese. 
Nel territorio dell'alto Lario e della Valsassina il voto è riferibile al centrodestra, soltanto alcune liste civiche si posizionano in alcuni comuni; il centrosinistra in questo territorio è completamente assente.
In sostanza, in Brianza e nell’Oggionese prevale il centrosinistra ma anche il centrodestra acuisisce dei comuni.
Per analizzare in modo più articolato del comportamento dinamico del voto si sono presi come riferimenti tre comuni. Le variabili considerate sono il numero delle liste presentate, la risultanza storica del voto e l'appartenenza allo stesso spazio territoriale.
Lo scopo è di comprendere la comparazione tra voto Comunale ed Europeo e quale sia il processo dinamico che sposta una massa di voti dalle Comunali alle Europee e viceversa.
Il primo comune considerato è quello di Osnago. E’ un comune che da decenni è governato dal
Centrosinistra. La lista Progetto Osnago alle elezioni comunali prende 1451 voti, invece alle europee ne prende 928: ci sono -523. 
La domanda che ci si pone è dove va a prendere gli altri voti mancanti per vincere, anche se dovesse prendere i voti del M5S (224), ne mancherebbero all'appello 299 (ISTOGRAMMA 1). I 299 voti mancanti per il progetto Osnago provengono dal centrodestra. 



 Viceversa (istogramma 2) alle europee il centrodestra recupera 325 e stacca il centrosinistra. Sono tante le schede invalidate: 155 per il comune e 102 per le europee.


Si sviluppa una dinamica circolare di flussi di voto al momento del voto per il Comune e le Europee. Per il Comune il centrosinistra riceve in entrata quelli delle Europee del centrodestra: travaso di voti dal centrodestra al centrosinistra. Per le Europee si verifica l'opposto: travaso di voti dal centrosinistra al centrodestra. E' una dinamica circolare.
La stessa situazione avviene a Cassago Brianza. Il comune di Cassago Brianza per decenni è stato governato dal centrosinistra. A differenza di Osnago si presenta però con tre liste: due del centrosinistra e una Lega Salvini. 
La somma delle due liste del centrosinistra - Insieme Cassago e Progetto Cassago- è 1573; maggiore del risultato della lista lega Salvini 907. La divisione non paga 
Alle Europee lo scarto tra centrosinistra e centrodestra è di -913. I voti del centrosinistra per il Comune, divisi sulle due liste, provengono dal centrodestra e 208 dal M5Stelle, ma distribuendosi perdono la loro potenzialità e favoriscono la lista Lega salvini.
E' anche possibile che questi voti distribuiti siano resi ancora più sostanziosi forse da qualche voto proveniente da altre liste (liste ininfluenti). Il dato certo è che i voti del centrosinistra per il Comune, rapportati con quelli delle Europee, sono meno della metà. E' il segno di come vi sia un travaso di voti molto fluido che va ricercato non tanto nell'appartenenza ma in altre dimensioni categoriali. 
All'opposto alle Europee il centrodestra acquisisce voti dal centrosinistra. Anche in questo contesto funziona il travaso dei voti che seguono la logica della circolarità. La lista Salvini non avrebbe vinto se le altre due liste si fossero presentate insieme, a livello del voto Europeo c'è un travaso di voti. Sono – 913 i voti del centrosinistra dal Comune alle Europee. Alle Europee passano al centrodestra in particolare alla Lega.
Il terzo comune preso in considerazione, proprio per le caratteristiche speculari al Comune di Cassago Brianza, è il Comune di Valmadrera. 
Per il comune di Valmadrera La lista Progetto Valmadrera prende 2246 preferenze, la lista Lega Salvini 2093 e l'altra lista di centrodestra, Ascolto Valmadrera prende 1883; la somma delle due liste è di 3976 voti. 
La divisione non paga. E’ l'effetto speculare di Cassago: anche in questo caso è importante prendere in considerazione l'alto numero di voti invalidati.

E’interessante osservare come la lista Lega Salvini, che alle Europee ottiene 2801 voti, per il Comune ne porta soltanto 2093; in sostanza ne perde per strada -708 che sono distribuiti sulle due liste e alla lista di centrosinistra. 

La situazione si capovolge per le Europee: il centrodestra alle Europee prende 3580 voti, in particolare la Lega ottiene 2801 e il centro sinistra solo 1875.
La situazione per il centrosinistra è all'opposto. Il centrosinistra prende meno voti alle Europee, però grazie all'errore strategico del centro destra, pur essendo minoritario sul piano elettorale, si afferma come maggioritario in Comune. 


Il dato ulteriormente interessante è che il centrosinistra alle Europee cede 371 voti al centro destro.

Si verifica anche in questo caso il fenomeno della circolarità del voto tra Comune ed Europee.
In sostanza il M5Stelle cede in astensione. Ci sono nel contenitore dell’astensione più del trenta per cento dei voti. E’ una riserva molto ampia che può determinare altri scenari politici e sociali. 
Il non voto, come voto di dissenso, si è svuotato di significato e raramente tenuto in considerazione. La narrazione giustificatoria mediatica e politica è di un voto costitutivo della democrazia. 
In questo diagramma si raffigura il processo del fenomeno della circolarità e come siano labili, fragili alcuni concetti categoriali di riferimento e quanto sia improbabile riottenere lo stesso risultato. La dinamica della fruibilità ne determina anche la fragilità e quindi la riproposizione dei voti.
La dinamica, la mobilità, la fluttuazione sono gli elementi che favoriscono lo spostamento da un contenitore all’altro. E’ l’espressione di un voto post ideologico dell’appartenenza, dell’identità: solo in parte c’è un riferimento identitario e di appartenenza costante nei tre contenitori. 
E’ l’espressione di una identità multipla, fluida che evidenzia l’ambiguità del contesto situazionale del voto. Il voto è un voto ambivalente che esprimere desideri contrapposti tra locale e globale. 



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