2019-05-01

Casa, trend delle locazioni in rialzo dell’1,5% nel primo rimestre 2019

Il prezzo medio delle locazioni sale 9,2 euro/m2
Aumenti in 58 delle 107 province italiane  
Crescono i grandi capoluoghi: Bari (6,2%), Cagliari (4,4%) e i mercati di maggiore interesse come Milano (3,5%) e Roma (1%). Giù Napoli (-1,4%) e Torino (-1,6)

 Secondo l’ultimo indice dei prezzi di idealista il primo trimestre del mercato delle locazioni si chiude con un incremento dei canoni pari all’1,5%, a una media di 9,2 euro/m2. Negli ultimi 12 mesi gli affitti in Italia sono sono aumentati del 2,8%.



Per Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi idealista Italia: “Prosegue il momento positivo del mercato delle locazioni, anche se la mappa nazionale degli affitti è sempre più articolata e complessa. A ogni modo la ripresa è confermata nelle principali città, ma anche nei centri e nelle località dove la forte domanda di affitti a breve termine, talvolta stagionali, specie nelle mete top, può influenzare la normale dinamica dei prezzi di locazione. Per il resto il mercato rimane asfittico e sconta le rigidità legislative che non tutelano i proprietari su morosità e rischi, inducendo molti di essi a tenere le loro proprietà fuori dal mercato piuttosto che accettare offerte dei potenziali inquilini. Da qui la necessità di una una maggiore chiarezza normativa per favorire flessibilità e dinamicità di questo mercato, che è un volano per lo sviluppo del Paese”.

Regioni
Il primo trimestre del 2019 si è chiuso in terreno positivo per la maggior parte delle regioni italiane (13 su 20), trainate da Sardegna (8,4%), Basilicata (6%) e Lombardia (5%).
All’opposto le cadute maggiori del periodo spettano a Piemonte (-3,2%), Molise (-3,4%) e Umbria (-4,5%). Il calo della Valle d’Aosta (-23,3%) è un’anomalia riconducibile a una alle caratteristiche del campione della base dati attualmente presente su idealista, dove la distribuzione disomogenea delle abitazioni e dellle tipologie abitative sul territorio, nonchè una forte incidenza degli affitti stagionali, provocano fluttuazioni ancora molto forti dei prezzi.
Parlando di prezzi, la Lombardia è la regione più cara con 12,6 euro al metro quadro mensili, davanti a Lazio (11,4 euro/m2) e Toscana (10,7 euro/m2). Dall’altro lato i prezzi di richiesta più bassi si trovano in Calabria e nel Molise, con 5,1 euro metro quadro.

Province
A livello di aree provinicali c’è una leggera prevalenza di segni positivi, che interessano 58 delle 107 province monitorate da idealista. Dopo i mesi invernali si notano fluttuazioni marcate in particolare nei mercati più sensibili alla stagionalità, come Belluno (18,8%), Massa Carrara (18,7%), Ravenna (17,5%), ma anche le province di Cagliari (16,9%) e Matera (12,7%). All’estremo opposto i ribassi più marcati si sono registrati a Vibo Valentia (-14,9%), Bolzano (-13,7%) e Crotone (-11,3%).
Con una richiesta media di 16,8 euro mensili, la provincia di Milano è nettamente l’area provinciale più cara d’Italia per quanto riguarda le locazioni. Seguono più staccate Ravenna (13,6 euro/m2), Firenze (13, 5euro/m2   ) e Roma (12,1 euro/m2). Nella parte bassa del ranking troviamo le province siciliane di Caltanissetta (4,3 euro/m2) e Enna (4,4 euro/m2).

Capoluoghi
Dei capoluoghi analizzati gli aumenti più rilevanti spettano a Cosenza (12%), Chieti (11%) e Agrigento (8,1%). I maggiori cali a Biella (-11,9%), Campobasso (-8,2%) e Como (-7,2%)
Bari (6,2%) guida il trend rialzista a livello di grandi mercati cittadini davanti a Cagliari (4,4%) e Milano (3,4%). I mesi invernali segnano leggeri progressi a Roma (1%) mentre Napoli (-1,4%) e Torino (-1,6%) fanno marcia indietro.
Milano (18,8 euro/m²) rimane la piazza con i metri quadri più cari per l’affitto, davanti a Venezia (16,2 euro/m²) e Firenze (16 euro/m²), che precede Roma (13,2 euro/m²). I canoni più bassi d’Italia si trovano a Caltanissetta (3,9 euro/m²), che precede Vibo Valentia e Reggio Calabria ancorate a 4,4 euro mensili.

L’indice dei valori immobiliari di idealista*
A partire dal rapporto relativo al primo trimestre del 2019, abbiamo aggiornato la metodologia per l’elaborazione del nostro indice dei prezzi. Dopo l’integrazione di idealista/data, un’apposita divisione specializzata nella nella gestione di grandi volumi di informazioni e nel data modeling, è state introdotta una nuova metodologia di calcolo che rende la nostra analisi dell'evoluzione dei prezzi, specialmente in aree di piccole dimensioni, ancora più robusta che in passato. Per evitare salti nella nostra serie, i dati dal 2007 sono stati ricalcolati con la nuova metodologia.
Su raccomandazione del team statistico di idealista/data, aggiorniamo la formula per indicare il prezzo medio con maggiore certezza: oltre a eliminare gli annunci atipici e con i prezzi fuori mercato, calcoliamo il valore mediano invece del valore medio. Con questo cambiamento, oltre ad affinare ulteriormente il nostro indice rendendolo più rispondente alla realtà del mercato, omologhiamo la nostra metodologia con quelle applicate in altri Paesi per ottenere dati immobiliari.

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