2019-02-14

“Il Governo deve prendere atto della situazione di Campione d’Italia e permettere a questo Comune di risollevarsi”



Claudio Redaelli - “Il termine per la nomina di un Commissario straordinario è ampiamente decorso e la crisi di Campione d’Italia si sta ulteriormente aggravando, coinvolgendo cittadini, imprese e operatori economici. A fronte di questa drammatica situazione è necessario non solo sapere i tempi entro cui verrà nominato il Commissario, ma anche dare indicazione rispetto a quali ulteriori urgenti iniziative il Governo intenda porre in essere per consentire la riapertura del Casinò di Campione e per creare le condizioni per un rilancio del tessuto produttivo e per assicurare l’erogazione dei servizi fondamentali alla Comunità campionese”. Sono queste le richieste che l’Onorevole Mariastella Gelmini,Presidente del gruppo parlamentare Forza Italia alla Camera dei Deputati, ha indicato all’interno di un’interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Già alcune settimane fa il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Fermi, esponente di Forza Italia, si era espresso sulla delicata situazione di Campione, chiedendo al Governo un’azione risolutiva. “Il Governo deve prendere atto della drammatica situazione del Comune di Campione d’Italia – ha dichiarato Fermi – Dopo la chiusura del Casinò e la dichiarazione di fallimento dello scorso luglio, le condizioni sono progressivamente e inevitabilmente peggiorate, gravando pesantemente sui residenti campionesi. Non è più procrastinabile il fatto che il Governo prenda coscienza di quanto sta accadendo e che si attivi per ridare a questo importante Comune della Provincia di Como la possibilità di guardare al futuro e avere una chance per risollevarsi. Il Comune di Campione per la sua peculiarità storica, ma soprattutto geografica necessita di provvedimenti ad hoc e non può essere assolutamente considerato alla stregua degli altri Comuni italiani”.

La vicenda che ha interessato il Comune di Campione d’Italia è nota da tempo: exclave italiana in territorio elvetico, per la sua peculiarità territoriale, il Legislatore fin dal 1933 ha previsto che per poter far fronte alle necessità della comunità, l’Amministrazione comunale potesse attingere principalmente ai proventi della Casa da gioco Casinò di Campione Spa.
Nel corso del 2018, a seguito di un progressivo deterioramento della situazione economica della Casa da gioco Casinò di Campione, la Procura della Repubblica ha presentato istanza di fallimento nei confronti della Società di gestione e il Consiglio comunale di Campione d’Italia ha dichiarato il dissesto. Infine il Tribunale di Como ha sancito il fallimento della società, con conseguente chiusura della Casa da gioco e perdita del posto di lavoro per 482 lavoratori, di cui circa 100 residenti.

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