2018-12-10

“Il loro nome è Italia”. In un libro le mostre di Mandello e Varenna

Racchiuso in un efficace catalogo il ricordo dei caduti della “grande guerra” nelle cartoline e nelle cronache dell’epoca

di Claudio Bottagisi
In concomitanza con le celebrazioni proposte nell’anniversario della conclusione della “grande guerra”, nelle sale della “Fondazione Ercole Carcano” di Mandello e a Villa Monastero di Varenna sono state allestite - a partire da fine ottobre - due mostre di immagini d’epoca riproducenti i ricordi eretti in onore dei caduti nei comuni dell’attuale provincia di Lecco.

Le 300 immagini esposte documentavano la variegata tipologia di ricordi cui si è ricorso per onorare chi sacrificò la vita per i più alti ideali, accompagnate dalla cronaca tratta dalla stampa dell’epoca con la descrizione dell’inaugurazione del ricordo stesso.

In taluni casi le immagini in mostra hanno costituito una preziosa fonte circa l’originaria collocazione prima del loro successivo spostamento, o per documentarne l’aspetto nel caso in cui questo sia andato perso a seguito delle requisizioni di metalli operate nel corso del secondo conflitto mondiale.
La mostra allestita a Mandello era stata promossa dall’Istituto e archivio storico della provincia di Lecco, con la partecipazione della “Fondazione Carcano”, della Soprintendenza archivistica della Lombardia e della Fondazione comunitaria del Lecchese.

La rassegna espositiva presentava i monumenti realizzati ad Abbadia Lariana, Airuno, Barzanò, Barzio, Bellano, Bosisio Parini, Calco, Calolziocorte, Casargo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Colico, Cremella, Cremeno, Dervio, Dolzago, Dorio, Ello, Esino Lario, Galbiate, Imbersago, Introbio, Lecco, Lierna, Mandello, Margno, Merate, Montevecchia, Oggiono, Olgiate Molgora, Oliveto Lario, Osnago, Paderno d’Adda, Parlasco, Pasturo, Perledo, Premana, Primaluna, Sirone, Sueglio, Taceno, Valgreghentino, Valmadrera, Varenna, Vendrogno e Vercurago.
La mostra “Il loro nome è Italia - Il ricordo dei caduti della grande guerra nelle cartoline e nelle cronache dell’epoca” è stata come detto successivamente allestita nello spazio espositivo di Villa Monastero di Varenna.
Ad accompagnare la prima esposizione è stato un pregevole catalogo dato alle stampe da Cattaneo Paolo grafiche di Oggiono.

Nell’introduzione, la presidente dell’Istituto e archivio storico della provincia di Lecco, Federica Zelioli Pini, premette che “si deve al curatore della mostra Antonio Battaglia l’idea di abbinare le immagini alla cronaca dell’inaugurazione, riuscendo così a determinare in modo puntuale l’esecuzione di alcuni ricordi”.
“Negli anni passati - aggiunge - l’Istituto ha proceduto ad acquisire l’archivio della casa editrice Ostinelli-Nani e ha ricevuto in deposito materiale documentario riconducibile agli archivi di Giuseppe Arrigoni e di Fermo Magni, oltre a una serie eterogenea di documenti provenienti da molteplici archivi che sono andati smembrandosi nel corso del tempo”.
“Piccoli e grandi tasselli di storia locale - scrive sempre Federica Zelioli Pini - che l’Istituto o i privati tramite esso mettono a disposizione perché la memoria del passato non sia dispersa, ma anzi torni a essere parte integrante del presente”.

Dal canto suo Antonio Battaglia nelle prime pagine del catalogo sottolinea che le immagini di quei ricordi “assolvono la duplice finalità di documentare quanto orgogliosamente realizzato in ogni comune, commissionando i ricordi ad artisti anche di fama, e di testimoniare il sacrificio che la comunità ha subìto per la riunificazione del territorio italiano”.

Importante, in conclusione, anche la volontà dell’editore Paolo Cattaneo “di trasformare in libro concreto i pannelli di una effimera mostra, mettendo a disposizione tutto il necessario per la stampa e soprattutto sollevando l’Istituto e archivio storico della provincia di Lecco dai gravami di una simile impresa”.

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