2018-12-14

Gli artigiani: “Chiediamo solo di poter lavorare, per un 2019 meno burrascoso”

Il bilancio del 2018 dell’associazione di categoria di via Galilei e i progetti per il nuovo anno illustrati dal presidente Daniele Riva e dal segretario generale Vittorio Tonini



di Claudio Bottagisi
Quasi 160 nuove imprese associate nel corso dell’anno, oltre 1.600 supportate per la gestione di pratiche varie e le iscrizioni al mercato elettronico della pubblica amministrazione e al Registro nazionale F-Gas, più di 300 aziende guidate nel processo di adeguamento al regolamento sulla privacy attraverso il Servizio di assistenza diretta e 182 corsi di formazione, per complessive 1.388 ore erogate, con più di 2.200 partecipanti.

E ancora: 26 consulenze welfare erogate e dieci regolamenti sottoscritti, con il coinvolgimento di quasi 100 lavoratori, una ventina di Consigli di zona svolti, oltre 1.280 contratti siglati con le imprese (che si aggiungono agli oltre 1.900 relativi alle utenze domestiche) per quanto riguarda lo sportello energia del Consorzio Cenpi e 26 aziende iscritte ai seminari sull’export e sulla strategia commerciale.
Sono questi alcuni tra i numeri più significativi del 2018 di Confartigianato Imprese Lecco. Un anno certo non facile per le micro, piccole e medie imprese rappresentate dall’associazione di categoria di via Galilei. A dirlo è stato il presidente, Daniele Riva, in occasione del tradizionale incontro di fine anno con la stampa.

Un appuntamento che quest’anno si è rinnovato venerdì 14 dicembre, dunque a 24 ore di distanza dalla manifestazione nazionale svoltasi a Milano in cui la voce degli artigiani di ogni regione del Paese e il loro grido - “Lasciateci lavorare in pace” - si sono fatti sentire, per ribadire la necessità di dire sì a nuove vie di comunicazione verso i mercati internazionali, sì alla rete virtuale potenziata per gli scambi online, sì a un nuovo Codice degli appalti, sì a un’economia vicina al territorio, sì alla moneta comune e ai liberi spazi internazionali, sì al valore artigiano e sì alla flat tax.
Al centro della giornata milanese di giovedì vi era anche il nodo delle infrastrutture, alcune ferme da tempo e altre che rischiano di non vedere la luce. “Eppure sono tutte fondamentali per la nostra economia - ha sottolineato Riva - perché la rapidità di consegna incide notevolmente sul costo finale del prodotto e sulla scelta del cliente”. “Anche Lecco - ha aggiunto - non è immune da queste problematiche, tra ponti crollati o chiusi e collegamenti a dir poco vergognosi”.
A giudizio del presidente, il 2018 si chiude con la speranza che le richieste delle micro, piccole e medie imprese vengano accolte e messe in pratica “per un 2019 che sia meno burrascoso e in cui gli imprenditori vengano messi finalmente in condizione di svolgere il loro lavoro, fortificando l’economia nazionale che deve restare al passo con i tempi e che dunque non può fare passi indietro in Europa e nel mondo”.

“Nel 2018 la nostra associazione ha portato avanti il percorso di consolidamento e rinnovamento dei servizi - ha spiegato sempre Daniele Riva - così da far fronte alle crescenti richieste delle imprese, garantendo professionalità e competenza a 360 gradi. Due novità hanno poi impattato più di altre sul lavoro dei nostri artigiani: la privacy e la fatturazione elettronica. Il primo tema è stato affrontato con tempestività e, grazie a un team dedicato, 317 aziende sono state supportate nel processo di adeguamento al Regolamento europeo 2016/679 attraverso il Servizio di assistenza diretta. Ogni impresa è stata valutata singolarmente, studiata nella sua attività, e a ognuna è stato restituito “un abito su misura” rispondente alle reali esigenze, a costi vantaggiosi rispetto al mercato”.
Per quanto riguarda la fatturazione elettronica il presidente ha sottolineato che l’Ufficio fiscale ha individuato le soluzioni ottimali per le imprese, offrendo consulenza e servizi ad hoc. “Le aziende che si sono affidate ai nostri esperti - ha detto - non hanno nulla da temere. Gran parte del panico è stato stemperato negli incontri organizzati sul territorio, a cui hanno preso parte 2.000 artigiani. Numeri record che hanno premiato la capacità associativa di intercettare i bisogni degli associati e dare loro risposte concrete”. 
Riva, da sette anni alla guida della Confartigianato lecchese, ha quindi ricordato che nel corso dell’anno che sta per chiudersi si è insistito sulla strada del potenziamento dei servizi dedicati all’innovazione e all’export.
“Attraverso il monitoraggio continuo delle opportunità di accesso a bandi e agevolazioni - ha spiegato - vengono promossi e sostenuti dall’Area competitività progetti rivolti agli imprenditori che intendono innovare sperimentando nuove formule, sia sul piano dei prodotti sia dei processi di gestione. Numerosi gli incontri dedicati alle opportunità di investimento e di incentivi 4.0 in nuovi macchinari e formazione. Lo stesso vale per l’export, con il ciclo di seminari dedicati in particolare al settore della casa, del legno e dell’arredo che ci hanno portato ad approfondire la conoscenza in particolare dei mercati russo, tedesco e americano”. 
Per quanto riguarda il Welfare, settore su cui Confartigianato Imprese Lecco ha investito molto soprattutto negli ultimi due anni, Riva ha osservato che “il ventaglio dei servizi a disposizione degli associati si è ulteriormente allargato, integrando consulenze e convenzioni inserite nei piani di welfare aziendale su misura per le piccole imprese. Il servizio di Confartigianato prevede una personalizzazione in base alla dimensione dell’azienda, con un’assistenza continua e soluzioni semplici di prodotti e servizi: dai sostegni per la famiglia, gli anziani e i bambini, alla previdenza integrativa, al benessere personale. Il tutto tramite una piattaforma informatica digitale a disposizione della comunità”.
“La nostra Confartigianato - ha spiegato sempre il presidente - fa anche parte a pieno titolo della “Welfare insieme”, società che si è costituita proprio nel 2018 e che diventerà a tutti gli effetti operativa dal prossimo mese di gennaio, mettendo in rete una serie di servizi dedicati all’assistenza delle famiglie”.
Tra le attività di rilevanza sociale prosegue poi con successo il “Job talent”, la piattaforma web di Confartigianato Lombardia in cui far incontrare le esigenze di lavoratori, imprese e mondo della scuola, dall’alternanza scuola-lavoro fino alla ricerca di personale da assumere in azienda.

“Nella nostra regione la disoccupazione giovanile si fa sentire soprattutto tra ragazzi dai 15 ai 29 anni - ha osservato Riva - e il “Job talent” ha l’obiettivo di incrociare domanda e offerta di lavoro,  accompagnando i giovani nei primi passi della loro carriera professionale. Nel 2018 abbiamo aperto 114 ricerche di personale su richiesta di 76 aziende, mentre sono state 2.635 le candidature ricevute”.
Da menzionare inoltre le performance dello Sportello energia, che quest’anno ha visto crescere le adesioni al servizio di fornitura di energia elettrica e gas, grazie ai prezzi concorrenziali presenti sul mercato libero ma soprattutto per la consulenza diretta dei collaboratori di Confartigianato. Ad oggi sono oltre 3.200 le imprese e le famiglie lecchesi che hanno deciso di affidarsi al Consorzio Cenpi presieduto dallo stesso Daniele Riva, potendo contare su risparmi, condizioni trasparenti e su una tempestiva consulenza.
Vittorio Tonini, segretario generale dell’associazione di via Galilei, ha evidenziato dal canto suo che “Confartigianato Imprese Lecco intende proseguire il proprio cammino nel solco del rinnovamento dei processi organizzativi per migliorare l’offerta alle imprese, con servizi sempre più efficaci e competitivi anche grazie a un progetto di sviluppo commerciale a cui la struttura sta già lavorando con una squadra di persone opportunamente formate e competenti, in grado di affiancare le aziende associate in qualsiasi loro necessità”.
“L’obiettivo - ha aggiunto - è far sentire la nostra presenza e la nostra vicinanza, continuare a garantire affidabilità e professionalità e portare avanti battaglie nell’interesse degli associati, che devono vivere le nostre sedi come la loro casa”.

“Del resto se c’è sviluppo delle piccole imprese - ha concluso Tonini - c’è anche sviluppo del Paese, ma le imprese stesse necessitano di risposte quotidiane e immediate e, se si avvicinano alla nostra associazione, noi dobbiamo essere in grado di soddisfare le loro richieste e di fornire un supporto efficace”.

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