2018-12-13

Confartigianato a Milano: “Lasciateci lavorare e liberateci da lacci eccessivi”

Il presidente lecchese Daniele Riva: “Ora spetta al mondo politico e al Governo dire dei “sì”, perché chi dice sì intende costruire e andare avanti, non paventare blocchi di opere e uscite dall’Europa”


Si è svolta giovedì 13 dicembre a Milano la manifestazione nazionale “Quelli del sì” organizzata da Confartigianato Imprese. Nel capoluogo lombardo vi era anche una delegazione di imprenditori artigiani lecchesi. 
“L’obiettivo è stato raggiunto - afferma Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco - sia per i numeri (oltre 1.600 presenze in un giorno lavorativo) sia per i temi trattati. Tutti gli interventi sono stati estremamente semplici, concreti e efficaci. Come dire, a buon intenditor poche parole”.

“Ora spetta al mondo politico e al Governo - aggiunge - dire dei “sì”, come quelli che noi diciamo ogni giorno, perché chi dice sì intende costruire e andare avanti, non paventare blocchi di opere e uscite dall’Europa, con risultati disastrosi per tutti”.
Riva aggiunge: “Stiamo perdendo fiducia nel Paese e nella sua guida e a noi imprenditori, a noi artigiani serve l’esatto contrario, altrimenti come facciamo a investire? Se ci fermiamo noi, piccole e medie imprese, si ferma tutto. Eppure le strategie e le opere su cui investire ce le hanno raccontate bene i nostri colleghi giovedì 13, da Nord a Sud Italia, e sono sicuro che ogni imprenditore e ogni cittadino che vive il proprio territorio è in grado di indicare almeno un’opera fondamentale su cui lavorare”.

Il numero uno dell’associazione di categoria di via Galilei conclude: “Il tono della manifestazione non è stato affatto “urlato”. Abbiamo esposto quali sono le necessità delle MPMI per andare avanti e farlo bene, per continuare a essere leader nelle esportazioni e nella creazione di Pil.  Il messaggio ribadito dal presidente nazionale Giorgio Merletti è uno solo: lasciateci lavorare, liberateci da lacci e oneri eccessivi, perché se si sviluppano le imprese si sviluppa il Paese. Diciamo quindi sì a nuove vie di comunicazione verso i mercati internazionali, sì alla rete virtuale potenziata per gli scambi online, sì a un nuovo Codice degli appalti, sì a un’economia vicina al territorio, sì alla moneta comune e ai liberi spazi internazionali, sì al valore artigiano e alla flat tax. Il Governo si impegni per far diventare queste nostre aspettative realtà”.

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