2018-11-23

UNA LUCE NUOVA SUL MONDO DEL VIRTUALE E DELLA RETE PER PARLARE DI “LIBERTA’ E SVILUPPO DEL PENSIERO CRITICO”

Uno spettacolare Ezio Aceti ha dato vita, martedì 20 novembre, presso "La Nostra Famiglia" di Bosisio Parini, all’interno della rassegna “Per fare un Bambino ci vuole un Villaggio”, ad una serata che molti ricorderanno a lungo. Si è parlato di "libertà e sviluppo del pensiero critico", della rete e delle sfide educative legate alle nuove tecnologie. 

“Oggi, sono le emozioni a governare il mondo. Siamo sommersi da mille stimoli e. grazie alla Rete, sta cambiando il nostro modo di pensare”, ha esordito Aceti e siamo di fronte alla rottura dei quella “coerenza educativa” tra ambiente e famiglia, che ha caratterizzato la storia recente.
E’ indubbio che la Rete costituisca un pericolo e che la stessa sia causa di “dipendenze”, ma è altrettanto vero che, come in ogni periodo di crisi, siamo di fronte a delle grandi opportunità. Abbiamo bisogno di “profeti”, ha proseguito Aceti, che sappiano leggere i nostri tempi e “vedere” il futuro. Non possiamo pensare di parlare ai giovani solo e unicamente con i “divieti”, ma dando loro “luce” e punti di riferimento.
Ci attende un futuro emotivo, rapido, relazionale e virtuale, di fronte al quale dovremo sempre più sviluppare una maggiore “interiorità”, una maggiore “autonomia” e “capacità relazionale” e di conseguenza un “pensiero critico in grado di governare la Rete stessa”. Guardando ai numerosi insegnanti e genitori presenti, Aceti ha sottolineato come occorra, nel rispetto del proprio ruolo educativo, “creare momenti in cui i bambini possano vivere esperienze di autonomia” e relazioni sempre più autentiche e significative.

La attuale crisi del pensiero, ha proseguito Aceti, sta dicendo a tutti noi che il sistema deve cambiare. Una scuola come spazio per la “diffusione del pensiero” sarà ancora utile? Il fatto che ragazzi oggi usino solo il 20% o poco più delle loro capacità ci deve far riflettere, ha concluso il relatore.
“Intelligenza emotiva” è stata la parola d’ordine che è riverberata a più riprese nel corso della serata, al punto che Aceti non ha evitato di sottolineare come le emozioni debbano “essere al servizio dell’intelligenza” e non viceversa. Occorre “trasmettere alle nuove generazioni “cose alte del pensiero”, in altre parole una “luce nuova” sul mondo del virtuale e della Rete, un senso ed una capacità critica capace di mettere ordine e creare delle gerarchie valoriali. 
Siamo esseri relazionali, programmati per l’amore al punto che le “regole” vengono interiorizzate nel ragazzo solo in un rapporto di stima con l’adulto. 
Non sono mancate alcune proposte e provocazioni nei confronti del mondo della scuola e della polis, riassumibili nelle quattro “alfabetizzazioni” di base: quella alla genitorialità, al digitale, alle emozioni e alla reciprocità.
Pensiero critico è "quel pensiero che mi aiuta a gestire bene la mia vita, che abbatte le categorie e che guarda l'uomo nella sua bellezza e fragilità", ma occorre, perché accada questo, uno sguardo di "luce", capace di rigenerare l'umano che è in noi e nei nostri ragazzi ha concluso Aceti.
Il prossimo e ultimo appuntamento della rassegna, sempre alle ore 20:45 c/o l’Auditorium “Don Luigi Monza, svilupperà le seguenti tematiche:
- Lunedì 3 dicembre: “Buone prassi e pratiche: proposte per la scuola”. Relatori: Manuela Ponti (Psicologo) di AIDD Onlus (Associazione Italiana contro la Diffusione delle Dipendenze) e Alberto Valsecchi (Psicologo e Psicoterapeuta) dell’Associazione Parvus di Erba.
Gli incontri sono stati organizzati da Generazione Famiglia Lecco, Associazione La Nostra Famiglia, CAV Lecco, DIESSE Lombardia, CIF Provinciale Lecco e sezioni di Galbiate e Valmadrera, Meter Onlus con il patrocinio di Provincia di Lecco, Comune di Bosisio Parini, Molteno e Rogeno.

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