2018-11-08

Mandello. Cena povera il 16 novembre a favore della cooperativa Incontro

L’iniziativa è dell’Azione Cattolica e l’appuntamento presso l’oratorio Sacro Cuore

(C.Bott.) L’iniziativa è dell’Azione Cattolica - vicariato di Mandello e l’appuntamento per venerdì 16 novembre, dapprima nella chiesa parrocchiale del “Sacro Cuore” per la messa delle 18.30, quindi in oratorio per la “cena povera” proposta alla scopo di sostenere le attività della Cooperativa sociale Incontro, attiva sul territorio mandellese da oltre un trentennio (venne costituita nel 1986 per iniziativa dell’associazione allora denominata “Amici degli handicappati”, oggi “Abilmente”).

Alla “cena povera” hanno aderito - oltre alle parrocchie del vicariato - anche le Acli, l’Aido, il Centro di aiuto alla vita, il Centro di ascolto della Caritas, il Cif - Centro italiano femminile, l’associazione “Difendere la vita con Maria”, il gruppo catechisti, l’“Equo solidale”, il Gruppo giovani, il Gruppo missionario, le “Scopine”, il Gruppo “Sempre vivi” e il Gruppo volontari assistenza agli anziani.
Poi ancora “La Nostra famiglia”, “Nella casa del Padre mio”, l’Operazione Mato Grosso, “Rinnovamento nello spirito”, la “San Vincenzo” e i gruppi familiari, oltre alla stessa cooperativa Incontro, che ha sede in via XXIV Maggio e che si occupa di assemblaggi per conto terzi.
Nel 2017 la cooperativa ha dato lavoro a 25 persone: 12 soci lavoratori (10 dei quali disabili), otto tirocini di adozione lavorativa, tre borse lavoro in convenzione con il Centro per l’impiego provinciale e due borse lavoro in convenzione con la psichiatria dell’ospedale di Lecco.
Nel corso di questi ultimi tre decenni la cooperativa è sempre cresciuta, ampliando il proprio ambito territoriale d’azione oltre i confini del comune di Mandello ed è oggi un punto di riferimento per l’intera provincia.
Grazie alla capacità di lettura di una realtà sempre più complessa, ha individuato bisogni e dato efficaci e concrete risposte anche a nuove forme di disagio.
“Negli ultimi anni - spiegano i responsabili - si è assistito a un cambiamento all’interno della realtà del territorio: da un lato si è ben strutturata la capacità di rispondere alle esigenze delle persone disabili con servizi sempre meglio diversificati, dall’altra sono mutati i bisogni e le “povertà” del territorio stesso”.

“Mantenendo fede allo spirito che l’ha animata fin dai primi giorni - aggiungono - la cooperativa si è messa a servizio di queste povertà, operando in stretta collaborazione con il Centro per l’impiego della provincia di Lecco e fornendo risposte per la formazione e l’occupazione dei soggetti più deboli”.

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