2018-11-03

Giovanni Fazzini, addio al “maestro”. Di scuola e di vita

Fu politico e pubblico amministratore, uomo di cultura e di indiscusso spessore morale


di Claudio Bottagisi
Sabato 3 novembre, il giorno dell’ultimo saluto di Premana a Giovanni Fazzini. Il giorno del lutto e del dolore, il giorno delle lacrime per la scomparsa di un uomo il cui impegno civile e sociale rimarrà incancellabile, unito a un alto quanto apprezzato spessore morale e culturale. Il giorno dell’addio a una figura storica della terra premanese, quella stessa terra per la quale Fazzini tanto si è speso e alla quale ha dedicato energie e risorse. E che lui ha tanto amato.

Della “sua” Premana era stato sindaco nella seconda metà degli anni Settanta e in anni più recenti a ereditarne idealmente la fascia di primo cittadino era stato Nicola, uno dei suoi due figli.
Fu proprio con la fascia tricolore che Fazzini accolse nel 1978 l’allora patriarca di Venezia cardinale Albino Luciani, di lì a poche settimane Papa Giovanni Paolo I.
Per tutti, però, prima ancora del politico e del pubblico amministratore Giovanni era “il maestro”. Non soltanto di vita, ma proprio perché per quasi quattro decenni fu insegnante elementare, professione svolta anche a Vegno di Crandola Valsassina e a Introbio, oltre che in quel suo villaggio (che peraltro oggi conta più di 2.200 anime) arroccato ai piedi della montagna.

L’insegnamento come passione ancor prima che come professione, al punto da indurlo a non lasciare il mondo della scuola anche quando avrebbe potuto andare in pensione.
Poi il suo impegno in politica, in particolare nella Democrazia cristiana. E quello nelle vesti di pubblico amministratore, che lo portò tra l’altro a ricoprire il ruolo di consigliere provinciale a Como quando presidente era Giovanni Fiamminghi.
Fazzini era solito spostarsi tra Premana e il capoluogo lariano con la sua inconfondibile Volkswagen su cui il più delle volte trovavano posto altri colleghi. Sono indimenticabili l’impegno e la volontà di Fazzini per realizzare il ponte sul Varrone e accorciare (dunque favorire e facilitare) il collegamento viabilistico con Premana. Quell’iniziativa portò tra l’altro nella “patria” delle forbici e dei coltelli, a sottolinearne l’importanza, il grande pittore e scultore Aligi Sassu.

Di lui si ricordano altre cariche istituzionali, a partire dalla presidenza della Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera. Quindi il suo amore per la cultura e le tradizioni, che lo vide collaborare strettamente con l’indimenticato Antonio Bellati e, con lui e qualche altro amico, dar vita al periodico Il Corno.
C’erano poi la passione per il teatro e il legame forte con la Filodrammatica premanese, della quale fu attento quanto rigoroso e scrupoloso regista. E nelle vesti di direttore di produzione si appassionò - è cronaca di qualche anno fa - alla realizzazione di Il mattino sorge ad Est, film di Stefano Tagliaferri voluto proprio dal suo grande amico Bellati, scomparso nel maggio 2013, e ispirato a un suo racconto. Un progetto ambizioso, nato un giorno d’estate del 2012 in occasione della presentazione a Pagnona di Ora cammina con me, la prima pellicola autoprodotta da Tagliaferri.

Ma non è tutto. Fazzini, che è stato pure presidente del Lions club Valsassina nella stagione 2013-2014, era l’uomo della mitezza e della ragionevolezza, sostantivi purtroppo così lontani dall’attuale politica. Era altresì un ottimista, capace di mettere quella sua prerogativa anche in politica così da scongiurare lo scontro e favorire una soluzione positiva nei momenti e nelle situazioni più difficili.
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Il nostro direttore Claudio Redaelli, che con Fazzini ha condiviso tante battaglie in campo politico e nella pubblica amministrazione e che a lui era legato da sentimenti di profonda stima, unitamente alla redazione del quotidiano online ilpuntostampa.news è vicino alla cara signora Elena, moglie di Giovanni, e ai figli Gabriele e Nicola per il grave lutto che li ha colpiti.

2 commenti:

  1. Ringraziamo di cuore per le splendide parole dell'amico Bottagisi. Ringraziamo altresì il direttore Redaelli e la redazione tutta per la vicinanza in questo doloroso momento. Nicola Fazzini

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  2. Un bellissimo ricordo! Era una grande persona. Francesco Orio

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