2018-10-16

Maria Attanasio con il romanzo“La ragazza di Marsiglia” (Sellerio), si aggiudica la quattordicesima edizione del Premio Manzoni

di Gianfranco Colombo - La quattordicesima edizione del Premio Manzoni al romanzo storico ha visto l’affermazione della scrittrice Maria Attanasio con il romanzo“La ragazza di Marsiglia” (Sellerio). Ancora una volta la giuria popolare, composta da cento lettori, ha confermato la sua assoluta indipendenza sovvertendo ogni pronostico.
Alla vigilia, infatti, tutti davano per sicura vincitrice Rosella Postorino con “Le assaggiatrici” (Feltrinelli) reduce da una schiacciante vittoria al Premio Campiello. Invece, così non è stato. Al termine dei conteggi delle schede di votazione il risultato ha confermato un testa a testa tra le due scrittrici: Attanasio 40 voti, Postorino 36. Più defilato Matteo Righetto con 24 voti. Una bella serata, dunque, quella di sabato all’auditorium della Casa dell’Economia, che ha anche visto la partecipazione di un pubblico numeroso. Organizzato dall’Associazione Nazionale 50&Più, in collaborazione con Assocultura Confcommercio Lecco, il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e il Comune di Lecco e con La Provincia di Lecco come media partner, il Premio Manzoni al romanzo storico è ormai entrato nel calendario culturale della nostra città. Quest’anno, poi, le tre opere finaliste erano molto interessanti, come ha confermato il dialogo tra i tre scrittori ed Ermanno Paccagnini e Stefano Motta, rispettivamente presidente e membro della giuria tecnica. Tre le donne protagoniste dei romanzi finalisti. In “La ragazza di Marsiglia” è Rosalia Montmasson a tessere le fila di una vicenda ambientata negli anni del Risorgimento.
Moglie di Francesco Crispi, fu l’unica donna a partecipare alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi. Protagonista de “Le assaggiatrici” è Rosa Sauer, una giovane berlinese che, insieme ad altre compagne di sventura, ogni giorno deve assaggiare i pasti potenzialmente letali destinati al Führer. Infine, c’è Jole, il personaggio al centro de “L’ultima patria”, un western epico e realistico, che si svolge nel 1898 sulle montagne tra l’altopiano di Asiago e la Val Brenta. Proprio queste tre donne sono state al centro del dialogo con i tre scrittori. «Il mio è un romanzo che ha come protagonista Rosalia Montmasson, - ha detto Maria Attanasio -  l’unica donna che partecipò all’impresa dei Mille: una donna straordinaria che era stata cancellata dalla storia. Tutto si deve a Francesco Crispi. Per 25 anni visse con Rosalia condividendone gli ideali mazziniani, poi cambiò idea, divenne monarchico e soprattutto cambiò donna.
Peccato che era già sposato e avrebbe potuto essere accusato di bigamia, ma era un politico molto potente e così fece annullare il matrimonio con Rosalia e soprattutto fece di tutto per cancellarne la memoria». Inquietante e paradossale la vicenda di Rosa Sauer, l’assaggiatrice di Hitler: «La mia protagonista – ha precisato Rosella Postorino – fa un “mestiere” che rischia di ucciderla ogni giorno, per tre volte al giorno, attraverso il gesto più naturale e indispensabile che esista: mangiare.
Volevo raccontare la sua condizione di vittima e di colpevole al contempo, era questo che di lei mi interessava di più». Avventura e riscatto sono le componenti del romanzo di Matteo Righetto: « Alla fine dell’Ottocento, il periodo in cui è ambientato il romanzo, le donne erano protagoniste dentro la comunità. Per questo mi è subito piaciuta l’idea di narrare l’esperienza di una ragazza e di rappresentare attraverso di lei la ricerca di un riscatto personale e collettivo.Non so se sono uno scrittore di montagna, ma so che la montagna ancora resiste nella sua identità naturale. Io mi affeziono alle storie e gli ambienti della montagna: mi aiutano a raccontare i vizi e le virtù degli esseri umani».
Durante la serata si sono svolte altre due premiazioni. Allo scrittore lecchese Mattia Conti è andato il riconoscimento speciale, intitolato “Storie di lago”, per il romanzo “Di sangue e di ghiaccio” (Solferino). Inoltre, sono stati assegnati i premi del contest “Scrivere la felicità” ideato dai ragazzi di una classe quarta dell’Istituto Bertacchi,
prendendo spunto dal tema proposto per la nona edizione di Leggermente. Sono risultati vincitori Andrea Carolina Spagnolo della II B della scuola media “Alessandro Volta” di Mandello e Davide Corti  della III BLS dell’Istituto “Vittorio Bachelet” di Oggiono.



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