2018-10-21

“Don Giuliano e don Andrea, Mandello vi accoglie”

Sabato 20 ottobre l’ingresso del nuovo parroco e del nuovo vicario nella comunità pastorale del Sacro Cuore, di San Lorenzo, di Somana e di Olcio

di Claudio Bottagisi
Una carezza a una religiosa che si apprestava a ricevere dalle sue mani la Comunione, un tenero sorriso ai due bimbi che gli portavano all’altare i fiori prima dell’offertorio e, nella sua breve omelìa, anche un paio di battute in dialetto.
L’inizio del ministero sacerdotale a Mandello di don Giuliano Zanotta si è caratterizzato sabato 20 ottobre non soltanto per le cerimonie di accoglienza che hanno coinvolto numerosi fedeli delle parrocchie del Sacro Cuore, di San Lorenzo, di Somana e di Olcio ma anche per una serie di atti e gesti tanto spontanei quanto significativi.
Un pomeriggio tra riti, preghiere e riflessioni, guidati dal nuovo parroco e dal nuovo vicario della comunità pastorale, don Andrea Mombelli.
Un pomeriggio iniziato in zona lago con i due sacerdoti ricevuti dapprima nell’arcipretale di San Lorenzo - presente il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni - quindi nella chiesa del Sacro Cuore. 
A San Lorenzo i primi canti, le promesse di impegno del nuovo parroco, la benedizione del vicario e dei presbiteri, poi il cammino verso il “Sacro Cuore” accompagnato dal corpo musicale mandellese. Alla porta della chiesa la consegna a don Andrea delle chiavi dei quattro oratori e altri canti.
A seguire, l’invocazione allo spirito del Signore “perché il nuovo parroco, il nuovo vicario, i presbiteri collaboratori e i fedeli tutti formino una sola famiglia, riunita nella fede, nella speranza e nella carità”.
Quindi la preghiera di benedizione e la firma da parte di due rappresentanti di ogni parrocchia dei decreti di nomina, prima del congedo del vescovo dall’assemblea e della sua esortazione a continuare a volersi bene nel Signore.
Stringata l’omelìa del nuovo parroco, che per l’occasione ha sostituito alla classica predica un altrettanto breve discorso programmatico - dal titolo “Tra efficienza, efficacia e fraternità” - riportato in un pieghevole distribuito a tutti i presenti al termine della celebrazione eucaristica.
“Vengo da dieci anni di gestione della nostra diocesi - non ha comunque mancato di sottolineare don Giuliano - ma ora sono qui a Mandello con don Andrea per servire, non per comandare”.
“Fare bella figura non deve essere la priorità “, ha  detto dal canto suo il nuovo vicario, che ha anche evidenziato la frase del Vangelo di Marco in cui Gesù dice a Giacomo e a Giovanni che “chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”.
Poi una domanda: “Io sono capace di essere servo di tutti e di mettere da parte me stesso per lasciare spazio al Signore?”. E una riflessione finale: “Se essere prete vuol dire lasciarsi amare, allora vale davvero la pena rischiare”.
L’offertorio, la preghiera eucaristica e i canti di Comunione. Quindi la benedizione, il congedo dai fedeli e il brano finale: “Dio ti prego, stammi vicino in ogni passo del mio cammino. Ogni notte e ogni mattino resta accanto a me”.

Nella galleria fotografica di Claudio Bottagisi, le immagini della cerimonia di accoglienza di don Giuliano e don Andrea nella chiesa del Sacro Cuore a Mandello.

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