2018-09-26

Per la crescita e lo sviluppo del Paese serve più impresa

Presentati a Roma i risultati dell’indagine congiunturale di Federmeccanica sull’industria metalmeccanica
Lorenzo Riva 

A Roma sono stati presentati martedì 25 settembre i risultati dell’indagine congiunturale di Federmeccanica sull’industria metalmeccanica, giunta alla sua 147.ma edizione.
Una presentazione che, ogni tre mesi, vede protagonisti anche i territori per consolidare la consapevolezza del valore prodotto dalla nostra industria e dei valori diffusi dalle imprese.
I dati relativi all’andamento del comparto metalmeccanico, presentati dal Centro studi
di Federmeccanica, vedono a livello nazionale il proseguimento di una fase moderatamente espansiva per il settore metalmeccanico ma al tempo stesso le previsioni sono all’insegna di un rallentamento.

“Anche i dati del nostro Osservatorio sul primo semestre 2018 tracciano, in linea generale per il territorio, un quadro con risultati positivi, anche se il ritmo di crescita è inferiore rispetto ai livelli della seconda metà del 2017 - commenta il presidente di
Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva - Se il sentiment degli imprenditori resta buono, non mancano nel mondo produttivo le preoccupazioni legate allo scenario internazionale ma anche a quello nazionale, con grandi attese soprattutto per la legge di stabilità, che sarà un banco di prova dell’attenzione che il Governo deciderà di assegnare all’industria”.
“Condividiamo appieno - aggiunge Riva - il messaggio lanciato da Federmeccanica: soltanto se si punterà di più sulle imprese ci potranno essere più lavoro, benessere e sviluppo”.
“Puntare sulle imprese - evidenzia dal canto suo il presidente della categoria merceologica-metalmeccanico di Confindustria Lecco e Sondrio, Antonio Bartesaghi - significa mettere a punto politiche per sostenere gli investimenti in innovazione, promuovere un mercato del lavoro flessibile, che per noi non è sinonimo di precario, dove sia incentivato il collegamento tra salari e produttività, promuovere un sistema educativo che colloqui con le imprese e sia in grado di sostenere il fabbisogno di risorse umane, significa ridurre il costo del lavoro e aumentare la produttività”.
“Anche sul territorio c’è una domanda di lavoro di qualità, ma manca una giusta e
corrispondente offerta - precisa ancora Bartesaghi - La risposta più importante sta nella formazione e nei rapporti tra mondo del lavoro e della scuola attraverso i percorsi di alternanza scuola-lavoro, ma non solo. Su questo stiamo molto insistendo sia con l’adesione ai progetti di Federmeccanica, che abbiamo portato anche nelle nostre province, sia con il sostegno all’Its per la meccatronica con sede a Lecco, che a breve inaugurerà la seconda annualità dopo che la prima ha riscosso soddisfazione su tutti i fronti coinvolti”.
“Siamo fermamente convinti - dice senza mezzi termini Lorenzo Riva - che vadano incentivate tutte le iniziative volte a creare quelle competenze richieste in particolare dall’evoluzione tecnologica, per far crescere le persone insieme alle aziende. Questo si può ottenere solo con adeguate politiche formative, strategiche in particolare per il settore metalmeccanico che occupa un ruolo centrale, non solo sul territorio ma anche nel Paese, e che deve recuperare livelli di produttività per essere sempre più competitivo nei confronti dei nostri principali concorrenti”.

“Stimolare la sua crescita, continuare sulla strada delle riforme, guardare verso Industria 4.0 - conclude Lorenzo Riva - e sostenere l’innovazione devono essere le priorità dell’agenda politica, per lo sviluppo delle imprese, del sistema produttivo e in particolare del metalmeccanico e del Paese”.

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