2018-09-25

MERCANTEINFIERA: A CACCIA DI RARITA’

Tra arte ed emozione, tra design e storie. Di perle, lamiere e magie 

Alle Fiere di Parma, per 9 giorni, l’arte antica delle margarite veneziane incrocia la cultura africana dei riti magici. Antiquariato e modernariato invece si confondono con il design di Scaglietti, rarità come il collier di Mae West ed il collezionismo vintage firmato Chanel, LV, Hermes e Manolo Blahnik. I marchi che hanno nobilitato l’effimero. In arrivo 5000 buyer da tutto il mondo. 


(Parma, 25 settembre) L’edizione autunnale di Mercanteinfiera, l’appuntamento internazionale di antiquariato, modernariato, collezionismo e vintage di Fiere di Parma, andrà in scena dal 29 settembre al 7 ottobre e comincia con una storia. Quella di Augusto Panini, collezionista di perle veneziane che ha curato una delle due collaterali in programma “La via delle perle di vetro da Venezia a Timbuctu XV- XX sec” (Pad.4)

“Circa dieci anni fa ero in Mali. In un mercato la mia attenzione si concentrò su una venditrice di cipolle e melanzane. Al collo portava una collana di ambra impressionante, con grani grandi come uova. Prima che io potessi offrire una cifra per il suo prezioso collier, m’invitò a sedere. Con una fierezza non riconducibile alla venditrice di cipolle che avevo avvicinato qualche istante prima, dettagliò perla per perla la composizione della sua collana: quella a sinistra la dote della famiglia dello sposo, quella a destra il regalo del marito per la nascita del figlio primogenito, e così via. E concluse che melanzane e cipolle erano merci per “avere” denaro per vivere, mentre la sua collana le era indispensabile per “essere.” Da quel momento non ho mai più acquistato collane indossate, e di ogni pezzo della mia collezione ho sempre cercato di considerare, oltre al valore materiale, il contenuto trascendentale».

Il racconto del collezionista di perle coglie esattamente lo spirito di della rassegna d'arte di Parma: andare oltre il commercio, per spaziare tra piacere, bellezza e sentimento.

In 6 teche Panini sfoggia il suo arsenale seduttivo da collezione: oltre 5mila “margarite” (così si chiamavano nel ‘300 le perle), di tradizione romana e bizantina, monocolore o dai cromatismi fantasiosi, ritrovate nelle diverse regioni sub-Sahariane. Quelle turchesi rappresentano la vita, quelle ad occhio - il più potente simbolo apotropaico - scacciano gli influssi negativi. Così l’arte antica della Serenissima incrocia a Mercanteinfiera riti e magie delle culture africane.

Un’altra storia parte da Modena ed è dedicata al genio di Sergio Scaglietti che, col suo estro visionario, contribuì alla leggenda della casa del cavallino rampante. Per la casa di Maranello Scaglietti disegnò alcuni modelli simbolo degli anni sessanta come la 250 Testa Rossa, la 250 GT California, la 250 GTO e le 750 e 860 Monza. Sua anche la  375 MM, realizzata a metà anni ’50, per Roberto Rossellini e Ingrid Bergman.  In esposizione, in omaggio al designer modenese, due gioielli di casa Ferrari, la 750 Monza e la 250 Le Mans. La mostra collaterale dal titolo “Da lamiera a design: la maieutica di Sergio Scaglietti” (Pad. 4) è curata da Oscar Scaglietti e Davide Toni della Toni Auto, autofficina di Maranello specializzata nel restauro delle vetture che portano i famosi marchi della terra dei motori.

In questa edizione abbiamo volutamente accostato due mostre collaterali apparentemente lontane per rimarcare la dimensione di racconto che sta nel DNA di Mercanteinfiera. Al netto infatti del gusto personale - afferma Ilaria Dazzi brand manager di Mercanteinfiera - nel tempo abbiamo registrato una sensibile crescita della consapevolezza da parte del nostro pubblico di cosa si sta acquistando sia in termini di valore economico, sia in termini di storia che il singolo pezzo infondo racconta”.

Poi c’è l'antiquariato del 600, del 700, la pittura dell’ 800 come De Nittis, il design, (da Gio Ponti a Buffa o Borsani solo per citarne alcuni), la fotografia dove non è inusuale trovare - in una caccia delle rarità -  scatti di De Dienes o di Henri-Cartier Bresson. Infine il collezionismo vintage con marchi che hanno nobilitato l’effimero. Chanel, Louis Vuitton, Hermes o Manolo Blahnik.
Nel complesso  un ventaglio di scenografie dell’abitare  proposti in oltre 45 mila metri quadrati di superficie espositiva dal circa 1000 espositori internazionali. Con altre storie da raccontare. 

Come quella di Mae West, star dei musical americani che durante la seconda guerra mondale finanziò la raccolta fondi del governo USA vendendo tutti i suoi gioielli ed esibendo in pubblico clamorosi “falsi”. Solo alla sua morte, quando si trattò di valutare il patrimonio, gli eredi scoprirono, loro malgrado, il suo spirito patriottico. 
Uno degli incredibili collier “fake” dell’attrice hollywoodiana sarà presente in fiera, accanto ai capelli di Napoleone e Giuseppina Beauharnas o ad un torchon di Jacqueline Kennedy Onassis.

Nella sezione di Archi e Parchi (Pad.5), infine, il racconto si tinge di mito come quello delle tre Esperidi - Egle, Aretura ed Espera - che la leggenda greca pone in un giardino come guardiane dei magici frutti dorati di un albero vigilato da un drago, le arance. Archi e Parchi è la sezione di Mercanteinfiera dedicata ai pezzi d’epoca per esterni.
Hanno già confermato la loro presenza 5.000 buyer in arrivo da Usa, UK, Turchia, Francia, Germania, Spagna, Russia Danimarca, Belgio, Svizzera, Cina e Giappone.

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