2018-09-09

In migliaia a Mandello. Un successo il motoraduno internazionale

In molti hanno visitato l’Antica officina di Giorgio Ripamonti “ferèe”, dove nel 1919 ebbe inizio la storia della Guzzi

(C.Bott.) A Mandello fine settimana più che mai nel segno delle “due ruote” e della passione per i motori e le motociclette. E per la Guzzi.
Migliaia di appassionati hanno pacificamente invaso la zona a lago del paese e il piazzale antistante il “nido” dell’Aquila, ma anche le strade e le piazze del centro, per l’edizione 2018 del motoraduno internazionale.
Poco prima delle 23 di sabato i fuochi d’artificio hanno illuminato la notte mandellese e reso ancora più suggestivo lo scenario di una “rappresentazione” che ogni anno richiama come detto sul Lario un gran numero di guzzisti (e non solo) provenienti da varie province d’Italia e dall’estero.
Il copione si è ripetuto anche quest’ultimo fine settimana e il successo è stato assicurato.
In molti, poi, hanno visitato in via Cavour l’Antica officina di Giorgio Ripamonti “ferèe”, dove nel 1919 ebbe inizio quello che sarebbe stato il lungo cammino della Moto Guzzi.
Erano gli anni in cui Giorgio Ripamonti svolgeva l’attività di meccanico motorista.  E la passione per i motori del giovane Carlo Guzzi lo portò a frequentare proprio l’officina dello zio Giorgio, dove - con l’aiuto finanziario di Giorgio Parodi - venne costruita la prima motocicletta Guzzi.

Nella galleria fotografica di Claudio Bottagisi, una serie di immagini del motoraduno internazionale di Mandello e dell’Antica officina di via Cavour.

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