2018-09-09

“IL LEGAME” – La vita al limite dell’esistenza di Simon McCartney

318 pagine – copertina a colori con 2 alette – foto b/n e a colori – formato cm. 15x23 – 
19,80 Euro – Collana “Oltre Confine” – Alpine Studio




Simon McCartney, l’autore, era stato un alpinista che già al suo esordio aveva conquistato prestigiosi successi, tra cui facevano spicco due audaci prime ascensioni sulle pareti del Mount McKinley, o, se lo si vuol chiamare con il nome datogli dai nativi americani, del Denali, in Alaska, sulle quali nessuno si era azzardato prima ad effettuare alcun tentativo. Scalava soprattutto in cordata, lui britannico, con lo statunitense Jack Robert, altro mostro dell’arrampicata. Erano ancora insieme nel 1981, quando avevano deciso di tentare quello che sembrava impossibile: la parete Sudovest del Denali, la vetta più elevata del Nordamerica.
Era stata una decisione fatale e determinante per Simon che, colpito da edema cerebrale mentre avevano ormai raggiunto i 6000m di quota, si salvò da morte sicura solo per il faticoso e miracoloso intervento di Jack. Fu però un incidente che veniva a spezzare il legame di quella coppia favolosa, in quanto Simon aveva fatto sprofondare nel vuoto dell’inconscio quella che era stata una stupenda amicizia e la sua immensa passione per l’alpinismo. 
Succede però anche ciò che è incredibile, perché a trent’anni di distanza da quella incomprensibile situazione, a seguito di un casuale accenno al nome di Jack che gli è pervenuto fortuitamente, all’improvviso riaffiora in Simon il ricordo dell’antica profonda amicizia e nello stesso tempo gli ricompaiono i vivi dettagli delle spericolate arrampicate fatte con Jack. Sono tutti questi suggestivi ricordi, resi ancora più attuali e coinvolgenti per le pagine elettrizzanti dei diari cui ha potuto accedere, che costituiscono il racconto scorrevole ed emozionante di questo libro, che, a detta di un alpinista autorevole come Paul Pritchard, offre “una lettura intossicante, raccontata con un’immediatezza tale che ci trasporta direttamente sulla parete della montagna. La parola epica è la parola più abusata nel lessico degli scalatori, ma questa impresa lo è stata nel vero senso della parola”. 

Renato Frigerio  


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