2018-08-08

STRUTTURE ALBERGHIERE: IL LAGO DI COMO E' LA LOCALITA' TURISTICA CON IL VALORE MEDIO A CAMERA PIU' ELEVATO 169.000 €. Il punto di vista di CRIF sul mercato alberghiero in Italia.

L'Italia è il primo paese in Europa per numero di camere di esercizi alberghieri, il secondo per numero di esercizi e il quarto per arrivi rappresentando il 13,4% del mercato europeo. Si tratta di cifre ragguardevoli, che sottolineano l'importanza che il settore turistico-alberghiero ricopre nell’economia nazionale.

Da uno studio sul comparto alberghiero prodotto da CRIF RES – la divisione del Gruppo CRIF specializzata nei servizi in ambito Real Estate -, analizzando le componenti di tale comparto, si osserva come l’offerta ricettiva in Italia si stia lentamente rimodellando: tra il 2009 e il 2016, a causa della crisi economica che ha colpito tutti i settori dell’economia, si è registrata infatti una riduzione complessiva del numero di strutture ricettive pari al -2,4%. Alla fine del 2016 (gli ultimi dati disponibili) si contavano 34 mila esercizi alberghieri con oltre un milione di camere e 2,2 milioni di posti letto.
Il calo più sostenuto ha riguardato le strutture di categoria inferiore (alberghi a una o due stelle), mentre si è osservata una crescita a favore degli hotel di più alta gamma (a quattro e cinque stelle). Questa ricomposizione dell’offerta va di pari passo con una richiesta in crescita sul fronte quantitativo (le presenze turistiche sono cresciute ininterrottamente dal 2014 ad oggi agganciando la ripresa europea) e una trasformazione qualitativa tesa a rispondere a una domanda sempre più selettiva.


Lo studio di CRIF RES propone anche un approfondimento sugli investimenti immobiliari in hotel nel periodo compreso tra il 2014 e il 2017. Nello specifico, nel periodo di osservazione gli investimenti sono passati dai 600 milioni di € a 1,2 miliardi di €, arrivando a rappresentare più del 10% degli investimenti immobiliari complessivi.
Secondo gli ultimi dati rilevati, nel primo semestre del 2018 gli investimenti denunciano una netta flessione rispetto allo stesso periodo del 2017 (pari a -22%), portandosi a 430 milioni di Euro, anche se la riduzione registrata sia significativamente più contenuta rispetto a quanto non si avverta nel mercato immobiliare nel suo complesso (-42%), a sottolineare come questo segmento continui a mostrare una maggiore resilienza rispetto alle altre tipologie di investimento immobiliare. Il significativo interesse rivolto a tale segmento immobiliare è comunque focalizzato sulle   strutture turistiche di fascia elevata, che nel 2017 hanno rappresentato l’80% delle transazioni effettuate.

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