2018-08-01

MAI COSI GRAVE LA CRISI A CAMPIONE D’ITALIA, PAESE AL COLLASSO E IL CASINO’ FALLITO NON PUO RIAPRIRE

Di Claudio Redaelli - Apprensione e sgomento serpeggiano a Campione d’Italia. Gli anni delle pailettes e dei fiumi di denaro per uno dei paesi più ricchi d’Italia se non il più ricco sembrano definitivamente un ricordo.
Con il fallimento del Casinò su cui gravano debiti per 132 milioni , il paese rischia il collasso non solo economico ma anche sociale perché la ruota della casa da gioco è la stessa che fa girare il paese. Da giorni il Casinò è chiuso per fallimento e pare impossibile riaprirlo, e ogni giorno senza clienti equivale a una perdita di 200mila- 250mila euro. L’enclave italiana in terra svizzera ufficialmente è amministrata da una commissaria prefettizia nominata dopo la dichiarazione di dissesto finanziario votata dal consiglio comunale il 7 giugno scorso. Ma il sindaco Roberto Salmoiraghi è ancora in piazza, e cerca invano di bussare alle porte del governo e del parlamento. Intanto continuano i presidi davanti al municipio e fuori dal Casinò, dove non si contano i capannelli dei dipendenti in cerca di notizie sul proprio futuro. Venerdì sera, una fiaccolata di centinaia di persone ha invaso il paese. I dipendenti della sala da gioco non hanno stipendio e non possono nemmeno pagarsi la cassa malati svizzera, notoriamente inoltre il costo della vita a Campione è molto alto, Una situazione senza uscita. A meno di un miracolo. O di una 
Sin dal primo momento la speranza dei 492 dipendenti della casa da gioco è stata di tornare presto al lavoro, producendo così reddito, ma  l’ipotesi di esercizio provvisorio inizialmente ventilata allo stato dei fatti non è percorribile e alla radice del problema c’è la convenzione siglata tra municipio e società di gestione alla fine del 2014. Il fallimento del casino rende nulla di diritto la convenzione stessa, impedendo quindi la prosecuzione delle attività. Il capolinea è pressoché dietro l’angolo non solo per l’azienda ma per l’intero paese. E i clienti storici del casinò in un’epoca in cui il gioco online furoreggia, avranno sicuramente altre piazze limitrofe su cui puntare: ad esempio Mendrisio e Lugano.

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