2018-08-12

CAMPIONE RISCHIA IL COLLASSO, TAGLI DA “LACRIME E SANGUE” IN MUNICIPIO

Di Claudio Redaelli 
Arriva a Campione un preoccupante tsunami economico ed occupazionale, effetto domino dopo il dissesto delle casse provocato dalla crisi del Casinò che ha 130 milioni di debiti. Infatti incombe lo spettro della mobilità per 86 dipendenti comunali su 102. Sulla base delle norme relative agli enti locali in dissesto finanziario, il Comune di Campione non potrà avere più di un dipendente ogni 150 abitanti. Si salverebbe, quindi, solo una frazione dell’attuale organico. Ecco quanto si legge in un lettera protocollata del Municipio, firmata dal segretario generale.

«Questo Ente - si legge nel documento - con deliberazione comunale del 7 giugno 2018 ha dichiarato il dissesto finanziario. Per effetto di tale procedura il Comune procederà a deliberare le eccedenze di personale in 86 unità, in ottemperanza ai parametri del decreto ministeriale 10 aprile 2017 che prevede per questo Ente una dotazione organica di 16 unità».
Ma come mai tanti dipendenti in organico? L’eccesso deriva dalle competenze specifiche di Campione, exclave italiana in Svizzera: deve gestire rapporti con uno Stato estero, l’Aire, la navigazione sul Ceresio, il servizio postale. A ciò bisogna aggiungere che i controllori del Casinò campionese, il cui socio unico era il Comune, sono in carico al Municipio. Insomma il paese è sempre più in ginocchio e non si vede come correre ai ripari dato che gran parte dell’economia locale gravitava attorno alla sala da gioco che negli anni d’oro ha portato profitti importanti ma ha dovuto fare i conti, come tanti altri settori come ad esempio l’editoria, con la concorrenza di internet.
Insomma oggi la situazione è questa: il Casinò è chiuso da settimane, con 500 dipendenti senza lavoro e al momento non ci sono gli estremi legali per poter riaprire, nemmeno con la formula dell’esercizio provvisorio. E il Comune è al collasso finanziario per i mancati versamenti delle quote da parte del Casinò. I dipendenti sono senza stipendio dallo scorso mese di febbraio. 
Di recente si è saputo che la giunta di Campione d’Italia proverà  a fare opposizione al decreto che prevede il taglio di ben 86 dipendenti. Giovedì sera, all’unanimità, il sindaco e gli assessori dell’exclave hanno deciso di rinviare la delibera. Secondo uno studio recente il comune funziona con un minimo di 45 addetti, se si scende sotto questa soglia iniziano i dolori. Il prefetto di Como, Ignazio Coccia, ha intanto convocato i rappresentanti sindacali del Comune martedì pomeriggio in via Volta. 

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