2018-07-04

Scurria: “Turismo e viabilità, le due spine nel fianco di Mandello”

In questi giorni di grande caldo Mandello è assalita da chi cerca sulle sponde del lago un po’ di refrigerio alla canicola. Facendo una passeggiata a Mandello basso, non ho trovato un cestino dei rifiuti che fosse stato svuotato e pare che l’amministrazione comunale se ne sia dimenticata anche domenica mattina. E’ inconcepibile che in un paese che dice di voler diventare turistico la Giunta non si occupi di far svuotare i cestini dell’immondizia”.


A scriverlo in una sua nota è Grazia Scurria, capogruppo consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica”. Che aggiunge: “Ma neppure con la manutenzione andiamo bene: la passeggiata a lago dei giardini, intorno alla Poncia sembra un percorso bombardato: buche, gradini e dissesti. Sembra una pista di motocross, altro che passeggiata romantica... Quel percorso era stato creato per agevolare il camminamento di chi faceva più fatica (carrozzelle, anziani e bambini). Ora è diventato pericolosissimo, soprattutto di sera quando la coppietta che cerca un angolo romantico deve stare attenta a dove mette i piedi se non vuol rompersi una gamba”. “Ma l’assessore ai Lavori pubblici o quello al Turismo - afferma sempre Grazia Scurria - ci passano mai? Non si sono accorti della situazione? Sarebbe ora di iniziare un serio piano di manutenzione, invece di pensare a mettere il porfido dove passano le auto! Non parliamo poi del verde pubblico, abbandonato a se stesso senza neanche una goccia d’acqua durante un mese asciutto e torrido. Soltanto le siepi lungo i marciapiedi sono rigogliose, tanto che in alcuni punti il povero pedone o scende in mezzo alla strada o si deve mettere a quattro zampe per passare sotto le essenze che escono dai giardini privati”.
“Le ordinanze del resto - si legge sempre nella nota del capogruppo dello schieramento di centrosinistra - lo abbiamo capito, sono fatte per non essere rispettate: quando è arrivato Fasoli ha proclamato la tolleranza zero ai giardini: in costume solo sulle spiagge e non sull’erba, dice la sua ordinanza restrittiva. Peccato che, a parte aver speso qualche migliaio di euro per posizionare due inutili vigilantes privati sui vialetti dei giardini, null’altro è stato fatto e ora i bagnanti sono tornati beatamente a sdraiarsi anche vicino al viale, come se niente fosse. Esiste anche un’ordinanza che impone ai proprietari dei giardini privati di regolare le siepi, in modo che non occupino i marciapiedi. Molti cittadini mi chiedono in queste settimane cosa si possa fare e ho suggerito loro di segnalarlo alla Polizia locale. Ma qualche assessore gira per il paese? Non si accorge che in via Manzoni ormai un marciapiedi è impraticabile, proprio causa vegetazione?
Grazia Scurria continua: “No, non credo che nessun componente della giunta giri per il paese: in queste settimane di difficoltà viabilistica, ho segnalato ripetutamente agli uffici, all’assessore competente e al sindaco che gli specchi posti su due incroci pericolosi (via Risorgimento-via Oliveti e via Cavour-via Provinciale) risultano oscurati dalle foglie delle piante, non consentendo a chi esce dagli stop di verificare l’arrivo delle auto sulla via principale. La mia segnalazione è stata derisa, a dimostrazione di quanto poco importi a questa Amministrazione la sicurezza viabilistica. A segnalare un cantiere che durerà tre mesi in centro paese abbiamo visto dei miseri fogli in formato A4 (visibili soltanto a chi ha 25 decimi di vista!) che stanno sbiadendo con il sole: nei paesi civili la strada alternativa è segnalata con i cartelli gialli “deviazione”, che conducono sul percorso alternativo. A Mandello, ormai da un mese, abbiamo visto di tutto: camion che fanno retromarcia sulla strada provinciale, altri che si incastrano in stradine di due metri.. Ma l’assessore al Commercio ha pensato al danno che questi lavori stanno provocando ai commercianti del centro? Oppure è stata rassicurata dalle dichiarazioni del suo collega assessore ai Lavori pubblici che pochi giorni fa ha detto che i lavori del sottosuolo erano completati, salvo essere smentito il giorno dopo quando gli scavi sono stati riaperti tutti? Forse meglio cercare altre fonti per le notizie sicure!”.
Del resto - osserva Grazia Scurria - che all’Amministrazione Fasoli poco importi della sicurezza stradale si era già avuta dimostrazione: l’eliminazione del semaforo di Tonzanico, che ha reso l’attraversamento pericolosissimo per i pedoni, il ripristino del doppio senso su via Oliveti, la chiusura di via Dante con ribaltamento di tutto il traffico sulla via San Zenone e ora prepariamoci all’intervento di piazza Garibaldi, dove verrà creata una brusca e stretta curva a gomito che tutti i mezzi del mercato del lunedì faranno fatica ad affrontare! Certo la ristrutturazione della piazza sembra bella, benissimo eliminare le auto da lì, ma perché non rendersi conto del pericolo di una curva tanto stretta? A proposito di mercato: l’assessore Tagliaferri annuncia serenamente che verrà spostato per un anno nel piazzale della Stazione e in quello del parcheggio Guzzi: ma la sua mente è stata sfiorata dal pensiero dei poveri pendolari che, oltre a dover sopportare i ritardi di Trenord, dovranno anche girare per Mandello a cercarsi un posteggio? E i dipendenti comunali, che ormai hanno come unica risorsa quella di parcheggiare proprio alla stazione, visto che tutti i posti disponibili nel raggio di 200 metri dal Comune sono a disco orario, cosa ne pensano? Mercato su due piani diversi? Ma si rende conto l’assessore di cosa voglia dire passare dal parcheggio della stazione a quello della Guzzi con le pesanti borse della spesa? E, a loro volta, gli utenti del mercato, dove troveranno posteggio? Spostiamo il mercato in viale della Costituzione, allora, è già stato fatto in passato e il luogo si è dimostrato sicuramente più idoneo: la strada è larga, ci sono molti parcheggi vicini. Faciliterebbe sia gli ambulanti sia i cittadini. Magari si potrebbe anche pensare a una navetta per i più anziani, in collaborazione con qualche associazione di volontariato. Basta metterci un po’ la testa e ragionare sui pro e sui contro. E magari ascoltare un po’ di più i cittadini, consiglieri di minoranza compresi, soprattutto quando riportano la voce dei cittadini”.

Rivestire una carica pubblica - conclude - è sicuramente un grande onore ma comporta degli oneri: uno di questi è quello di stare in mezzo alla gente, quella vera (e non solo sui social!), è quello di girare per il paese e aprire gli occhi su ciò che non funziona. Questo significa prendersi cura del proprio paese, davvero e non per finta”.

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