2018-06-06

«Orlando Sora. Itinerari. Dal dipinto ad olio e “a fresco”» alla Torre Viscontea di Lecco


Orlando Sora la Madre 1930 
di Gianfranco Colombo - Alla Torre Viscontea a Lecco, venerdì 1 giugno alle 18 è stata inaugurata la mostra «Orlando Sora. Itinerari. Dal dipinto ad olio e “a fresco”». Organizzata dal Comune di Lecco e dal Sistema Museale Urbano Lecchese in collaborazione con il Centro di Cultura Aldo Paramatti, la mostra è curata da Barbara Cattaneo e Gianfranco Scotti. L’evento espositivo intende  approfondire e valorizzare la vasta produzione pittorica dell’artista che visse e lavorò a Lecco per molti anni.
Orlando Sora Il Coro  1955 
L’allestimento presenta una selezione di importanti opere, tutte di proprietà di collezionisti privati, che ripercorrono, dagli anni Trenta agli anni Ottanta del Novecento, il personale linguaggio di Sora, in riferimento alle correnti artistiche del suo tempo. Orlando Sora nasce a Fano il 18 febbraio 1903. Comincia a disegnare sin da ragazzo, età in cui evidenzia altre due passioni, una per la boxe e l’altra per la politica. Nel novembre del 1927 espone per la prima volta le sue opere alla Galleria Micheli a Milano e la sua arte trova subito degli illustri estimatori in Mario Sironi e Carlo Carrà. Proprio quest’ultimo scrive a proposito di quella mostra: «Sora si rivela pittore ricco di doti e dal polso gagliardo. Alle volte cade perfino nella bravura. Insomma è un temperamento d'artista...». Dopo altre mostre, che confermano i favorevoli giudizi della critica, nel 1931 Sora si trasferisce definitivamente a Lecco con la moglie Matelda Bertini e la figlia Vanna, nata a Milano. A Lecco nasceranno Anna e Riccardo. Nella nostra città avrà il suo studio in via Appiani. Nel 1932 espone alla terza “Quinquennale” lecchese ed a lui dedica un giudizio più che lusinghiero lo scrittore Guido Piovene. Anno fondamentale nella vita di Sora è il 1951. Espone sue opere alla nuova Galleria Altair, a Lecco e inizia anche ad esprimere in pubblico un’altra sua passione, quella della musica ed in particolare della chitarra. Sempre in questo anno esegue il suo primo affresco, “Il Giorno del Giudizio” nella Chiesa del Caleotto, a cui seguirà quello per il Palazzo delle Poste. Nel 1967 realizza in affresco, su formelle di cotto, la Via Crucis per la Chiesetta di Santa Maria della Neve ai Piani d’Erna. Nel 1968, nel nuovo padiglione dell’Ospedale di Lecco, dipinge il ciclo dedicato a Giovanni XXIII e nel 1974 esegue i disegni per la prima edizione illustrata del “Bel Paese” di Antonio Stoppani, edita da Bartolozzi. L’affresco della volta del Teatro Sociale, intitolato “Il teatro della vita”, è del 1979. Orlando Sora muore a Lecco il 31 marzo 1981. «Era un uomo semplice, schivo e riservato - ha detto di lui Gianfranco Scotti - ma che non aveva l'ambizione di emergere a tutti i costi e questo, forse, ha frenato il suo percorso artistico. Lui peraltro ha avuto una storia unica nella pittura italiana. Possiamo dire che Sora ha avuto tre momenti diversi: sino agli anni Trenta è stato profondamente dentro il '900 italiano, poi, negli anni Quaranta, la sua pittura si è essenzializzata, per poi arrivare ad una sorta di rarefazione e sintesi negli anni Settanta”. Pur nella sua riservatezza Sora fu un maestro per molti. Nel suo studio di via Appiani passarono tanti futuri pittori ed anche questo è stato un merito non da poco: «Sora - dice ancora Scotti - era schivo ma non mandava via nessuno  e soprattutto era un grande maestro. Ricordo che durante una visita organizzata dal Fai ad una mostra di Morlotti a Palazzo Reale a Milano, eravamo accompagnati proprio dal maestro. Alla fine gli chiesi cosa poteva dirci di un altro pittore lecchese come Sora. La risposta di Morlotti fu eloquente: “Orlando Sora è stato il mio faro illuminante”». Nell'ambito della prossima mostra alla Torre Viscontea, si terranno tre incontri di approfondimento sulla pittura di Sora nella sala conferenze di Palazzo delle Paure: giovedì 7 giugno alle 21, Gianfranco Scotti racconterà “L’opera pittorica di Orlando Sora”; giovedì 14 giugno alle 21 Eugenio Guglielmi presenterà "La pittura messa al muro. Orlando Sora e l’arte dell’affresco”; infine mercoledì 20 giugno alle 21 alla Galleria Comunale d'Arte di Villa Manzoni, si svolgerà la visita guidata alla Sala Sora a cura di Barbara Cattaneo. La mostra sarà visitabile sino al 24 giugno con i seguenti orari: martedì e mercoledì 9.30-14; da giovedì a domenica 15-18; lunedì chiuso.

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