2018-06-28

Al Rotary Lecco Manzoni si parla di: “Idee e sinergie per la valorizzazione e l’equilibrio del mercato del lavoro lecchese”


Serata dedicata al mondo del lavoro, quella del Rotary Club Lecco Manzoni, che, nel consueto incontro settimanale, ha dato voce all’imprenditoria, alla politica e alla scuola, sul delicato tema: “Idee e sinergie per la valorizzazione e l’equilibrio del mercato del lavoro lecchese”.

Anche nella nostra città il mercato del lavoro è in costante evoluzione, e per  l’avanzare della tecnologia, e per la crisi economica ormai cronicizzata; cause entrambe responsabili di un sempre più accentuato divario tra domanda ed offerta di lavoro. Occorre ripristinare al più presto gli squilibri qualitativi/quantitativi della domanda e dell’offerta di lavoro. I relatori hanno cercato di dare una risposta a questa lancinante piaga sociale.
Ha aperto il costruttivo dialogo il Presidente di Confindustria, Lorenzo Riva, il quale, con energia e passione, ha rimarcato il ruolo chiave dell’alternanza scuola-lavoro, esperienza basilare e per i giovani, al fine del loro inserimento nel mondo del lavoro, e per le aziende. Bisogna, però, fare i conti con l’avanzamento tecnologico che impone cambiamenti in continuo divenire al punto da richiedere ai giovani una mentalità 4.0, idonea a far fronte ad un mondo del lavoro sempre più innovativo. Per di più, il mercato lecchese tendenzialmente richiede tecnici specializzati, provenienti dai nostri Istituti Badoni e Fiocchi. L’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro non può prescindere da queste determinanti.
Analogamente, e con uguale vigore, si è espresso il Presidente della Camera di Commercio, Daniele Riva, il quale, nel ribadire l’ineludibile collaborazione tra scuola ed imprese, ha rimarcato, da un lato, quanto anche le piccole imprese oggi siano sempre più interessate da innovazioni di processo che implichino una mentalità 4.0; dall’altro, quanto l’alternanza scuola-lavoro rappresenti una svolta per il futuro. Da qui, la necessità di aziende disponibili a creare i lavoratori del futuro, pronte ad affiancare gli studenti nell’acquisire competenze e conoscenze sul mondo d’impresa.
Claudio Lafranconi, Dirigente scolastico dell’Istituto Fiocchi, con la determinazione e la tenacia che lo contraddistinguono, si è soffermato sul ruolo della scuola nel mercato del lavoro. L’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro, iniziata anni fa, sta producendo i suoi frutti, ha riferito il Dirigente scolastico; basta considerare l’incremento di circa il 50% degli iscritti all’area tecnica del nostro Istituto, anche in risposta ad una specifica richiesta del mercato del lavoro lecchese. A prescindere dalla nostra realtà scolastica, occorre ripensare alla scuola come investimento e non in termini di costo: si deve ridare la dovuta responsabilità, il giusto riconoscimento, economico e non solo, agli insegnanti, in quanto sono i principali artefici della formazione dei nostri giovani. In effetti, condividono con loro momenti di quotidianità spesso rilevanti rispetto a quelli vissuti in famiglia. 

L’ex Senatore Antonio Rusconi, conl’eloquenza che gli è propria, ha avallato appieno le parole del Dirigente scolastico, rimarcando l’importanza di attribuire fiducia al corpo insegnante, il quale deve riscoprire la vocazione all’insegnamento; vocazione alimentata da professionalità, ivi compreso il costante aggiornamento, nonché costante attenzione verso gli studenti. Domanda d’obbligo è chiedersi che scuola si vuole per le prossime generazioni, partendo dal presupposto che la risposta non può prescindere da un’istruzione, una formazione, viste come investimenti e non come semplici costi.
Mauro Gattinoni, Direttore di API Lecco e Presidente Network Occupazione Lecco, ha evidenziato in modo chiaro come oggi l’opportunità dell’alternanza scuola-lavoro debba, da un lato, basarsi su una sempre più forte partecipazione tra imprenditori, tecnici aziendali e professori, al fine di condividere una coprogettazione dai contenuti innovativi e realizzabili all’interno delle nostre aziende; dall’altro, promuovere una valutazione del percorso scuola-lavoro dello studente idonea ad integrare la valutazione scolastica dello stesso. In ultimo, ha ricordato come nel nostro territorio sia presente un ragguardevole capitale umano, costituito da circa 5.000 giovani, non impegnato né sul fronte dello studio, né sul fronte del lavoro, che attende di essere valorizzato per non andare perso.
Salvatore Rizzolino, Assessore all’istruzione del Comune di Lecco, attraverso una breve cronistoria sull’evoluzione dell’esperienza scuola-lavoro, ha sottolineato come l’alternanza sia una sostanziale conquista. Proprio per questo motivo, il Comune di Lecco è da ben tre anni che ha fatto propria questa positiva esperienza,  coinvolgendo ben 758 giovani nel suo ambiente di lavoro. Ha poi concluso con una ragguardevole considerazione: partendo dalla premessa che la parola lavoro compare nella nostra Costituzione al primo articolo, mentre la parola scuola compare solo al trentatreesimo articolo, avvicinare, attraverso l’alternanza scuola- lavoro,  i due termini, significa riconoscere anche alla scuola come al lavoro, un diritto fondamentale e  fondativo della cittadinanza, della Repubblica; in poche parole, significa avvicinare la scuola alla piena cittadinanza.
Raffaele Cesana, Delegato dell’Ufficio scolastico regionale, ha riportato la sua variegata esperienza, tradotta in diversi eventi,  di apertura verso l’imprenditoria, il mondo istituzionale e quello scolastico, con il preciso intento di promuovere e valorizzare percorsi condivisi a favore dell’orientamento e dell’alternanza scuola-lavoro. Ha valutato in modo positivo la partecipazione dei licei all’alternanza scuola-lavoro. E questo perché i grandi sconvolgimenti che interesseranno il mondo del lavoro negli anni a venire dovranno trovare tutti gli studenti inseriti in quell’inevitabile processo che viaggia alla velocità 4.0. Ogni forza, ogni capacità, ogni sensibilità, aiuteranno a creare sinergie sempre più consolidate tra scuola e lavoro.
Francesco Castelletti, Presidente Federmanager Lombardia, ha ribadito con grande enfasi la fondamentale importanza dell’integrazione scuola-lavoro. Dall’alto della sua esperienza di manager, di persona che affianca l’imprenditore per aiutarlo a gestire in modo sempre più efficiente ed efficace la sua impresa, significativa e non scontata è stata la sua considerazione che l’azienda è costituita da uomini: il crescere della stessa presuppone il crescere degli uomini. Da qui, l’invito a porre i nostri ragazzi al centro del progetto di formazione; anche partendo dal rivalorizzare la scuola ed il corpo insegnanti.  Occorrono docenti sempre più motivati e preparati, che abbiano l’orgoglio di essere professori, proprio perché coscienti del loro essere utili, indispensabili per la sana e completa crescita dei nostri ragazzi che trascorrono con loro molto più tempo che con la propria famiglia. Insegnanti validi, esigenti, aiutano a far emergere i migliori intelletti, di cui il mondo del lavoro è sempre avido.
  Ilki Yang,trainer per la formazione aziendale, ha condiviso con noi la sua esperienza di docente specializzato nei corsi per imprenditori e personal trainer per manager, leader, professionisti, rilevando che solo coloro che hanno creduto in un grande sogno hanno raggiunto ragguardevoli risultati nella vita e nel lavoro. Per meglio spiegare la sua affermazione, ci ha spiegato cosa sia il sogno rispetto agli obiettivi. La differenza non è di facile intuizione; ma, una volta compresa, si apre la strada verso l’autorealizzazione dell’individuo. Il sogno è qualcosa di fantastico e consiste indesideri creati dalla nostra psiche  per darci benessere. L’obiettivo, invece, è qualcosa di più concreto; un progetto chiaro e logico che una persona tende a raggiungere per tutta la vita.
La strategia per l’autorealizzazione è riuscire a percepire questa differenza fra sogno e obiettivo per trasformare ciò che è un desiderioapparentemente irrealizzabilein un progetto reale e pratico. Per riuscire in questo intento non si deve mai smettere di sognare; si deve continuare a sognare mete sempre più ambiziose, desiderando di raggiungerle a tutti i costi. Il passo successivo è individuare i traguardi nei quali investire tempo, energia e coraggio. Si devono riabituare i nostri giovani a sognare: credere nei propri sogni aiuta ad acquisire la determinazione e la volontà di alzarsi anche quando si cade. Il sogno si trasforma così in obiettivo: diventa scopo di vita, punto di arrivo, destinazione.
Serata dal grande risvolto sociale, nonché umano, ha commentato la Presidente del Rotary Club Lecco Manzoni, la Prof., Avvocato, Dottore Commercialista, Nicoletta Spagnolo.  L’inestimabile apporto di ogni relatore ha contribuito a rendere l’incontro un reale momento di scambio di idee e sinergie utili  a riequilibrare la struttura quali/quantitativa del mercato di lavoro lecchese. Ha poi aggiunto, la Presidente, il dialogo tra i due mondi, quello della scuola e quello del  lavoro, deve continuare in un’ottica di ascolto attivo alle esigenze reciproche, di estrema attenzione al processo formativo dei nostri giovani; il tutto in perfetto coniugio con una società in continuo divenire.
Per concludere, ha affermato come rientri negli scopi rotariani promuovere il dialogo, peraltro già attivo, tra i centri nevralgici della nostra città sul mondo del lavoro e della scuola: l’interazione tra questi due mondi può creare nuove opportunità di lavoro, specie per i nostri giovani, con conseguente benessere per tutti. 

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