2018-05-10

Mandello e la demenza. “Il thè del sabato” con il Gruppo assistenza anziani

L’iniziativa, il cui primo appuntamento è per il 19 maggio, fa seguito al corso di formazione che si era tenuto a inizio anno

di Claudio Bottagisi
A inizio anno un corso di formazione organizzato nell’ambito del progetto, significativamente denominato “AllenaMente”, di stimolazione neurocognitiva finalizzato a prevenire e a rallentare la decadenza cognitiva attraverso l’esercizio.

A proporlo era stato il Gruppo volontari assistenza agli anziani di Mandello e a tenerlo era stata la dottoressa Mariarosaria Liscio, neuropsicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, docente e supervisore Aiamc.
Il corso era suddiviso in due parti: una prima parte informativa (durante la quale erano state affrontate tematiche riguardanti gli aspetti clinici, psicologici, comportamentali e di riabilitazione) e una seconda parte che prevedeva anche esercitazioni pratiche quali role-play e lavori di gruppo riguardanti l’utilizzo della comunicazione non verbale e di strumenti di supporto nella relazione quotidiana con il malato di Alzheimer e la gestione del malato stesso.
Le tematiche affrontate nella parte informativa avevano riguardato la malattia: diagnosi, aspetti psico-geriatrici e di gestione, disturbi comportamentali, complicanze psichiatriche e loro controllo non farmacologico. Inoltre la gentlecare, modello ideato alla fine degli anni Novanta in Canada che muove dalla considerazione di come una persona affetta da demenza subisca una modificazione nelle sue capacità di interazione con la realtà.
Quindi le terapie non farmacologiche, l’approccio e la gestione del malato, le sue dinamiche psicologiche, la relazione d’aiuto e la sindrome da burnout, ossia l’esito patologico di un processo stressogeno che interessa operatori e professionisti impegnati quotidianamente, o comunque ripetutamente, in attività che implicano le relazioni interpersonali.
L’iniziativa del corso di formazione aveva dato modo di far conoscere anche i progressi ottenuti in ambito scientifico e socio-economico, che hanno prodotto un miglioramento generale delle condizioni di vita delle persone appartenenti alla terza età.
E sempre in quella sede la dottoressa Liscio aveva avuto modo di far rilevare come sia noto che gli stimoli ambientali sono determinanti nel continuare a modellare il cervello, che conserva la capacità di modificarsi e adattarsi. “La scienza - aveva detto tra l’altro - ha ulteriormente dimostrato che il cervello, anche in fase di invecchiamento, continua a possedere una notevole capacità di produrre, adattare e modificare modelli di connessioni. In tale prospettiva l’allenamento mentale ha lo scopo di aiutare a raggiungere le soluzioni desiderate, gli obiettivi prefissati e a liberare le proprie potenzialità interiori”.
Nella stessa direzione intrapresa con l’organizzazione del corso di formazione, il Gruppo volontari assistenza agli anziani - in convenzione con il Comune di Mandello - propone ora “Il thè del sabato”, interessante iniziativa rivolta alle persone con problemi di demenza e alle loro famiglie.
Il primo appuntamento, presso il centro diurno anziani in via Manzoni,  è per sabato 19 maggio, dalle ore 15 alle 17.
“Sentirsi meno soli di fronte a una malattia che può isolare” è il filo conduttore dell’iniziativa.
“Sarà l’occasione - spiegano responsabili e volontarie del Gruppo - per le persone malate e appunto anche per i loro familiari di incontrarsi, di conoscersi, di condividere esperienze e di trascorrere un po’ di tempo insieme con attività di intrattenimento specifiche. Il tutto sotto la direzione della dottoressa Francesca Mauri, psicologa, responsabile e coordinatrice del progetto”.

Per saperne di più ci si può rivolgere al centro diurno comunale tutti i lunedì pomeriggio (dalle 13.30 alle 17.30), oppure il sabato (dalle 14 alle 17). Si può anche telefonare alle volontarie Sonia (339-56.29.437) e Paola (349-74.06.643).

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