2018-05-18

Il  premio Rosa Camuna alla Secim del Cai Grigne di Mandello

Uno dei primi allievi scrive: “Quanti meravigliosi ricordi!”




A seguito dell’attribuzione alla Secim, la scuola elementare di comportamento in montagna del Cai Grigne, del premio “Rosa Camuna”, il mandellese Guido Zucchi, uno tra i primi allievi proprio della Secim, invia alla nostra testata online la lettera aperta che di seguito pubblichiamo:

“Il prestigioso riconoscimento è stato istituito dalla Giunta regionale della Lombardia per riconoscere pubblicamente ogni anno l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro i quali si sono particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia.
Tra le numerose attività della Sezione Grigne del Club alpino italiano spicca nel 1964 la nascita, prima in assoluto in Italia, di una Scuola elementare di comportamento in montagna, la Secim.
Il 10 giugno 1964 la Commissione Alpinismo giovanile del Cai esprimeva plauso ma soprattutto ammirazione per un’attività che ogni anno si sarebbe poi ripetuta ininterrottamente a Mandello.
Centoundici bambini nel 2017, oltre seimila dal 1964 a oggi hanno beneficiato di un programma che da subito ha avuto un suo regolamento generale finalizzato a “portare in montagna in maniera organizzata ed educativa” bambini della scuola elementare.
Le escursioni della Secim, oggi come allora, non possono essere fini a se stesse, ma impongono obiettivi di educazione ecologica, antinfortunistica e culturale: far conoscere e rispettare ai ragazzi i luoghi, l’ambiente, la flora e la fauna del gruppo delle Grigne e non solo; insegnare loro a muoversi in un territorio aspro e difficile con i princìpi di buon comportamento, ordine, disciplina, rispetto degli altri e prudenza; insegnare ai ragazzi ad essere autonomi, a procedere con una corretta distribuzione degli sforzi e una corretta alimentazione.
La Secim rappresenta anche un raro esempio di collaborazione tra diversi enti territoriali: da subito e ancora oggi la direzione scolastica e il Cai lavorano armonicamente allo stesso progetto.
Guardando qualche vecchia fotografia dei primi due corsi Secim riaffiorano ricordi a frammenti: adunata del giovedì mattina; camminate in fila indiana; un pasto al sacco all’ombra del Fungo, uno alla Foppa; domande di geografia e botanica… E qui i ricordi si confondono con quelli legati alla generazione dei figli. Poi i quiz da compilare, l’inno della Secim da imparare e nel frattempo le gite sono diventate la domenica e così, binvece di poltrire a letto, devo accompagnare i figli all’adunata. E tra poco sarà la volta dei nipotini… Il tempo vola! Questo sarà il 54° anno di attività.
I migliori complimenti a quanti hanno dedicato tempo e fatica e soprattutto si sono assunti la responsabilità di ideare, pianificare, realizzare, iniziare e proseguire una strabiliante attività sociale ed educativa!”.

Guido Zucchi, uno dei primi iscritti alla Secim

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