2018-04-14

MALGRATE BOCCIA LE PROPOSTE DEI COMMERCIANTI PER IL LUNGOLAGO

Confcommercio Lecco: era una progetto di gestione ordinata, nessuno voleva privatizzare alcunché

Il Comune di Malgrate ha deciso di respingere le proposte per il lungolago avanzate da un gruppo di commercianti di Malgrate e sostenute anche da Confcommercio Lecco. Infatti,  dopo due riunioni tra Confcommercio Lecco, il sindaco di Malgrate e i commercianti del lungolago di Malgrate svoltesi il 4 e l'11 di aprile, l'Amministrazione comunale ha fatto sapere di non volere accogliere quanto proposto.
"E' una scelta incomprensibile - sottolinea il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva, presente a entrambi gli incontri -  Il progetto presentato voleva sostanzialmente offrire una gestione ordinata del lungolago. Una proposta articolata e soft, in cui commercianti si impegnavano a organizzare iniziative e a rendere vivo il lungolago anche di giorno. Un progetto che nasceva con l'obiettivo di assicurare un lungolago pulito, sicuro e attrattivo, capace di portare un turismo di qualità, a misura di famiglia. Il tutto partendo dalla necessità di dare un’immagine bella e organizzata di Malgrate e in un'ottica di collaborazione pubblico-privato. E nella certezza che un lungolago pulito e sicuro, con proposte di intrattenimento, eventi e cultura, avrebbe portato benefici alla cittadinanza intera oltre che vantaggi per le attività ricettive e di ristorazione presenti". E aggiunge: "L'idea era quella di offrire una collaborazione progettuale e concreta per trovare un compromesso virtuoso tra le diverse esigenze, evitando da un lato caos e degrado e dall'altro la "desertificazione" di un gioiello come il lungolago di Malgrate che deve potere essere accessibile e fruibile per tutti, in primis per le famiglie, ovviamente a determinate condizioni. I costi del progetto sarebbero stati a carico dei commercianti e nessuno aveva in mente certo una "privatizzazione" degli spazi pubblici: l'obiettivo era portare regole e farle rispettare, valorizzando gli spazi che ci sono ora. Se non si fa nulla il rischio invece è quello di un accesso "selvaggio" e incontrollato dell'area. In definitiva l'obiettivo era portare più qualità e più attrattività con ricadute positive per tutti: per il Comune, per i residenti, per le attività, per i turisti. Da parte nostra non possiamo che augurarci un ripensamento da parte della Amministrazione comunale".


13 aprile 2018

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