2018-04-25

25 aprile, Liliana Segre: mai abbassare la guardia

Iniziativa Fim Cisl Lombardia e Piemonte sul valore della memoria


“Mai, mai essere indifferenti. Mai abbassare la guardia. E che ognuno abbia sempre un nome e mai più un numero”. Così la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’orrore del campo di sterminio di Auschwitz, ha concluso il suo emozionante intervento al convegno organizzato da Fim Cisl Lombardia e Fim Piemonte in occasione del 25 aprile. “Finché vivo terrò accesa la fiamma del ricordo e combatterò fino all’ultimo le idee che
hanno portato a quell’odio e a quello sterminio – ha detto la senatrice -. Quelle idee che vedo oscenamente riproporsi con una tragica consapevolezza e che per pochi voti non sono in Parlamento”.

A pochi giorni dalle celebrazioni del 25 aprile, la Fim Cisl di Lombardia e Piemonte hanno portato lavoratori e studenti delle scuole superiori dentro la storia, al binario 21 della stazione Centrale di Milano, da dove partivano i treni piombati diretti ai campi di concentramento. Un’iniziativa nata perché “la memoria è un esercizio quotidiano di democrazia attraverso il quale matura quella consapevolezza necessaria per realizzare una piena partecipazione civica – ha spiegato Andrea Donegà, segretario generale Fim Cisl Lombardia -. Il lavoro, nella storia del nostro Paese, è sempre stato presidio di libertà e dignità, un mezzo attraverso il quale promuovere uguaglianza e benessere economico e sociale”.
Al convegno sono intervenuti anche Adelmo Cervi, figlio di uno dei sette fratelli partigiani fucilati dai fascisti a Reggio Emilia nel 1943, e Dario Venegoni, presidente dell’Associazione nazionale ex deportati. “In quei giorni non servivano degli eroi, ma dei combattenti – ha sottolineato Cervi -. La Costituzione deve essere il nostro faro, applicando i 13 articoli fondamentali. Applichiamoli seriamente e non servono riforme e revisioni costituzionali”. Venegoni ha sottolineato l’esigenza di innovare le forme di testimonianza, a fronte dei grandi cambiamenti sociali avvenuti, ma di non abbandonare la lotta contro le ideologie fasciste. “La Resistenza, se ha vinto, è perché era una cosa totalmente diversa dalla rappresentazione stereotipata che ne è stata data – ha detto il presidente dell’Associazione nazionale ex deportati -. Ha vinto perché è stato un movimento che ha unito persone e forze diametralmente diverse. Oggi dovremmo saper recuperare quella capacità d’unità”.
Il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, ha concluso l’incontro sottolineando che “è attraverso la memoria che matura la consapevolezza necessaria per una piena partecipazione civica e iniziative come questa servono per rimarcare una cultura di accoglienza e di rispetto delle diversità”.

Cisl Lombardia 

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