2018-03-25

BIOPSICOLOGIA DELLE EMOZIONI


Enrico Magni
Mercoledì ventuno marzo, nell'ambito della manifestazione di Leggermente, presso l'aula magna dell'Istituto Bertacchi di Lecco, ho presentato il mio testo “Tecniche di distensione immaginativa, manuale di auto aiuto”, pubblicato da edizioni psiconline, a due classi di quarta e a due di prima.

Le prime due ore sono state dedicate a quelli di quarta e poi a quelli di prima.
L'incontro è stato proficuo e partecipato. Il tema trattato ha riguardato l'aspetto biopsicologico, neurosensoriale delle emozioni e come è possibile, con delle tecniche immaginative, affrontare gli stati stressogeni e ansiogeni.
Il primo passo dell'incontro è stato verbale e informativo. Si è posto l'accento sul processo evoluzionistico e comparativo del comportamento umano, si è cercato di far comprendere che alla base di qualsiasi ragionamento, emozione, sentimento c'è sempre un processo interattivo tra biologia e pensiero: ogni pensiero modifica lo stato biologico e neurosensoriale della personalità.
La dimensione psicobiologia è alla base del comportamento ed è possibile misurarla, sottoporla a esperimenti di laboratorio e in vivo. 

L'oggetto psicologico della timidezza è stato lo spunto per spiegare quanto questo convincimento


condizioni il comportamento: la timidezza è un fantasma comportamentale che aleggia abbondantemente nelle scuole: è oggetto di valutazione.
Partendo da quest’oggetto psichico, si è cercato con gli studenti di dimostrare che la timidezza non esiste, che è un costrutto psicologico che serve per evitare (evitamento), affrontare gli ostacoli. E' una forma di ricatto nei confronti di se stessi, degli insegnati, degli adulti e della situazione; è un modo – un meccanismo di difesa psichico - per evitare gli eventi mentali, sociali, relazionali. Questo tipo di atteggiamento, se è rinforzato, ripetuto e confortato, diventa un comportamento automatico e organizzato che inibisce lo sviluppo affermativo di Sé e della personalità. E' un comportamento disfunzionale per il  processo evolutivo della personalità.
Il secondo passo dell'incontro è stato multimediatico. Con dei filmati scientifici, ma accessibili, si è dimostrato che il pensiero negativo sollecita modificazioni biochimiche, fisiologiche e altera l'emozione: l'ansia ne è un esempio.
La timidezza e l'ansia sono due elementi biopsicologici e che gli studenti vivono sulla pelle e vengono riconosciuti quando questi modificano i loro parametri psicofisiologici della pressione arteriosa, della fame, della frequenza cardiaca e tanti altri.
Attraverso questi due fattori comportamentali, è stato possibile allargare l'argomento e introdurre alcune nozioni sulle neuroscienze e sull'intelligenza artificiale.
Il terzo passo è stato quello di simulare uno stato di distensione immaginativa con tutto il gruppo, per far vivere direttamente quanto la dimensione immaginativa produca delle reazioni neurosensoriali e quindi è utile conoscerla.
L'induzione di gruppo è stata utile a far conoscere, ai singoli studenti, qual è il canale neurosensoriale più utile da usare per se stessi, per ottenere dei risultati nello studio.
Gli studenti si sono scoperti  essere degli eidetici (visivi), uditivi, cinetici.
Alla fine, l'Associazione Sesto Senso per il benessere mentale di Bellano, ha donato copie del testo. Gli studenti interessati e gli insegnanti si sono appropriati con piacere del testo. Le trenta copie non sono bastate a soddisfare il bisogno.  Il testo è reperibile nelle librerie oppure in internet anche in formato e-book.



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