2018-02-25

Padre Massimiliano Taroni a Mandello: “E’ bello essere qui”

Il nuovo vicario accolto ufficialmente sabato 24 febbraio nella parrocchia del “Sacro Cuore”




di Claudio Bottagisi
“Accogliamo padre Massimiliano e gli diamo il benvenuto dopo una lunga attesa. Si occuperà dei ragazzi e dei giovani del nostro oratorio e la sua presenza in mezzo a noi è un dono di cui ringraziare il Signore, con l’auspicio che sia proprio padre Massimiliano a dire ogni giorno: “E’ bello essere qui a Mandello”. Noi lo accompagneremo lungo il suo cammino per costruire insieme, nell’amicizia, qualcosa di speciale”.

Don Pietro Mitta, prevosto del “Sacro Cuore”, ha introdotto così, sabato 24 febbraio, l’ingresso ufficiale in parrocchia del nuovo vicario. E lui, padre Massimiliano, all’omelìa è stato esplicito: “Sono contento di essere qui con voi e quando il vescovo mi ha proposto come futura destinazione Mandello non ho esitato un solo istante ad accettare”.
Una riflessione sul Vangelo e sulle letture della domenica, con l’invito rivolto a ciascuno a ringraziare sempre Dio “per ogni momento di luce e di gioia che la vita ci riserva” e ad aggrapparci a Lui “quando scendono le tenebre e nei momenti di dolore e sofferenza”, poi padre Massimiliano ha ricordato di aver tagliato lo scorso anno il traguardo del venticinquesimo anniversario di ordinazione sacerdotale.
“Dei miei 25 anni di sacerdozio - ha detto - i primi dodici li ho vissuti a Milano in una parrocchia di periferia, gli altri tredici in giro per il mondo tra Africa, Sud America e Asia. Poi sono stato in Libia e in quella terra un po’ tormentata, dove ho trovato una Chiesa piccola ma molto vivace, ho lasciato una parte del mio cuore”.
“Nel tempo libero - ha aggiunto il nuovo vicario - ho scritto 120 libretti, molti dei quali dedicati alla vita dei santi, e predicato in varie città d’Italia. Ho scritto pure racconti per bambini e libri di spiritualità e l’ultimo è un libro di ricette che però ha a che fare in qualche modo sempre con i santi”.
Ha spiegato, padre Massimiliano, di aver dedicato al Sacro Cuore di Gesù, al quale è particolarmente devoto, due sue pubblicazioni e ha aggiunto che ora sta correggendo un suo libretto su Alberto Marvelli, ingegnere e politico italiano beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 2004, morto nel 1946 a soli 28 anni di età vittima di un incidente stradale. “Ho scoperto tra l’altro che ha vissuto per un certo periodo proprio qui a Mandello - ha specificato - e questo dettaglio, ora che anch’io sono qui per mettermi al vostro servizio, aggiunge ulteriore significato al lavoro che sto svolgendo appunto su questo libretto”.
Gli ultimi canti prima della conclusione della celebrazione eucaristica - con all’altare, assieme a padre Massimiliano e a don Pietro, anche il giovane vicario di “San Lorenzo”, don Stefano - poi la bella notizia, annunciata dal prevosto, che Francesco è tornato a casa. “Ci eravamo ritrovati in settembre qui in chiesa a pregare per lui - ha detto don Pietro - e prima di questa messa suo padre è venuto appunto a dirmi che è tornato a casa”. “Il cammino è certamente ancora lungo - ha aggiunto - ma la strada intrapresa incoraggia a sperare”. E i fedeli hanno applaudito.

Nel servizio fotografico di Claudio Bottagisi le immagini della celebrazione eucaristica presieduta sabato 24 febbraio da padre Massimiliano Taroni nella chiesa del Sacro Cuore a Mandello.

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