Secondo
appuntamento con la globalizzazione a Lecco nell’incontro settimanale del
Rotary Club Lecco Manzoni, che lo ha visto ospite del Ristorante Libanese
Riska, sito in Via Bovara n. 28. La serata ha avuto inizio con il rituale tocco
alla campana e l’onore alle bandiere, attraverso la trasmissione degli Inni
d’Italia, d’Europa e del Rotary International; inno quest’ultimo che, come ha
ricordato la Presidente del Club, Prof. Avv. Dott. Commercialista Nicoletta
Spagnolo, ha il merito di unire tutti i Rotary Club nel mondo.
La
stessa ha poi introdotto il Presidente dell’Associazione Les Cultures, Giorgio
Radaelli, che, dopo aver ringraziato il Club Rotary Manzoni per le opportunità
di incontro con le etnie locali, ha illustrato in breve i 25 anni di attività
della Associazione a Lecco: un’attività poco vistosa, ma molto concreta, stante
i sorprendenti risultati.
L’Associazione
è nata nel 1993 dall’idea di Corrado Valsecchi con l’intento di unire attorno
ad un tavolo italiani e rappresentanti delle varie etnie, organizzate in
associazioni nascenti, per supportare i sempre più numerosi extracomunitari
presenti nel territorio lecchese. In quell’anno si contavano nella città 278
immigrati di varie nazionalità, anche se era usanza chiamarli in modo indifferenziato
“marocchini”.
Lo
scopo più ampio e a lungo termine della Associazione, al di là dell’aiuto
immediato, era quello di promuovere l’incontro e la conoscenza delle diverse
culture.
Negli
anni gli immigrati presenti nella città sono aumentati fino a raggiungere ad
oggi la cifra ufficiale di quasi 5.000 extracomunitari.
Tutti
i presenti concordano sul fatto che l’immigrazione non sia un problema, ma un
valore; e che i problemi nascono invece dalla difficoltà nel gestire e nel
supportare gli stranieri. L’incontro con le etnie è una ricchezza e la loro
presenza nel territorio è un valore aggiunto, come già dimostrato nel primo
appuntamento con la cultura persiana e confermato in questo secondo incontro
con quella libanese.
La
città affronta il calo demografico causato dal costante e sempre più evidente declino
della popolazione non più reintegrabile dalle nuove ondate degli immigrati.
La
popolazione residente invecchia e le energie migliori del territorio, i
giovani, si trasferiscono altrove; gli stessi immigrati spesso addirittura ritornano
nei paesi di origine. Ciò dimostra che il territorio non è attrattivo e questo
è un grave problema.
Per
questo motivo tutti coloro che dimostrano il coraggio di avviare una nuova attività arricchiscono il territorio e vanno
sostenuti e aiutati.
Attualmente,
l’Associazione Les Cultures svolge attività di integrazione attraverso progetti
finanziati da amministrazioni pubbliche ministeriali o locali. Prevalente è il
supporto alle scuole per l’inserimento dei minori. Nella città sono presenti
realtà scolastiche dove la percentuale di extracomunitari arriva fino al 70%,
rendendo indispensabile fornire aiuto agli operatori scolastici. Le priorità
sono l’insegnamento della lingua italiana e tutte le altre attività utili e
necessarie per liberare gli stranieri dalla
ghettizzazione.
Altro
fronte di impegno importantissimo è la collaborazione con l’Ospedale Manzoni
tramite un Mediatore Culturale. È attivo all’interno della struttura ospedaliera
uno Sportello di consulenza gratuita per problemi legati al diritto di
famiglia.
Tutti
gli interventi dell’Associazione si svolgono in convenzione con l’Ospedale e
particolare attenzione è prestata alle difficoltà di donne provenienti da paesi
dove la maternità è vissuta con
tradizioni diverse e che pertanto necessitano di un supporto costante e molto
personalizzato.
Viene
poi svolta una specifica attività di formazione rivolta agli operatori
ospedalieri, ai quali viene insegnato come approcciare queste situazioni per
meglio interagire con gli extracomunitari.
Dopo
il saluto al Presidente della Associazione Les Cultures e i dovuti
ringraziamenti, uno dei titolari del locale ospitante ha presentato la sua
attività, dando inizio alla degustazione di specialità libanesi molto
apprezzate dai partecipanti all’evento.
Il
ristorante, aperto da oltre un anno, è gestito da due fratelli, aiutati dalla
mamma per la preparazione delle basi delle pietanze, legati dalla passione per
la cucina della loro terra di origine e dall’amore per l’Italia ed in
particolare per la città di Lecco.
La
loro famiglia si è trasferita in Italia dodici anni fa, dopo aver vissuto in
Germania, dove i genitori si erano rifugiati per scampare alla guerra civile che
ha insanguinato il Libano dal 1989 in poi. In Italia hanno ottenuto il primo
vero permesso di soggiorno che, dopo anni di incertezza, li ha fatti sentire
accolti.
Questo
ha permesso prima al padre di avviare la sua attività di concessionario auto,
garantendo la tranquillità economica alla sua famiglia, e poi ai due figli
maschi di avviare questa nuova attività di ristorazione, partita come una sfida
e cresciuta nel tempo, con l’obiettivo di raggiungere in futuro vette più
elevate.
I
presenti hanno particolarmente apprezzato sia la cucina sia l’esuberanza e il
trasporto del titolare, che li ha accompagnati durante l’intera serata con
racconti delle tradizioni libanesi.
L’incontro
ha veicolato il messaggio che spesso la difficoltà di intendersi tra persone di
nazionalità diversa non deriva dal linguaggio ma dalla differenza culturale; pertanto, dobbiamo
lavorare sull’apprendimento reciproco delle diverse culture per imparare a
dialogare senza malintesi e per valorizzare tutto ciò che di buono ciascuno di
noi è in grado di offrire all’altro.
Un
grazie particolare è stato rivolto al Socio Massimo Vialardi per la sua attiva
collaborazione alla riuscita dell’evento.
La
Presidente del Rotary Club Lecco Manzoni, Avv. Dott. Commercialista Nicoletta
Spagnolo, nel riaffermare che il processo di globalizzazione è crescita di
interazioni e di interscambi tra i popoli solo se non porta ad una sterile
standardizzazione in ogni ambito del viver umano, ha espresso estremo
compiacimento per un incontro che si è rilevato di elevato livello culturale,
quale momento di condivisione di usi, costumi, cibi, oggetti, abbigliamento,
musica, che ha regalato ai presenti forti ed indimenticabili emozioni.
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