2018-02-14

Addio Felice Sozzi, ebanista e restauratore. Aveva 94 anni

Fin da ragazzo aveva coltivato la passione e una manualità spiccata per la manipolazione del legno

di Claudio Bottagisi
Lutto nel mondo dell’artigianato e dell’imprenditoria lecchese. E’ morto Felice Sozzi, originario di Valmadrera, dov’era nato il 14 settembre 1923.

Fin da ragazzo Felice aveva coltivato la passione e una manualità spiccata per la manipolazione del legno. Aveva iniziato facendo il garzone in una bottega di falegnami del Lecchese, ma ben presto aveva compreso che la sua indole era quella di lavorare in modo indipendente. Si spostò così a Cantù, la “patria del mobile”, e andò a lavorare (e soprattutto a imparare) nelle botteghe dei più importanti mobilieri canturini.
Divenne in effetti un bravo ebanista e in seguito si dedicò assiduamente anche al restauro di vecchie carrozze.

Intanto però era iniziata la guerra. E arrivò la fatidica data dell’8 settembre. I tedeschi lo catturarono e lo deportarono in un campo di concentramento ad Aulla ma lui, che era un giovane sveglio (e svelto), riuscì a fuggire mentre lo stavano facendo salire sul treno che l’avrebbe deportato prigioniero in un campo in Germania.
Terminata la guerra, Felice Sozzi imparò anche a fare il restauratore presso la Bottega Micheli di Lecco.
Ma ecco arrivare il momento di mettersi in proprio. La clientela si fece avanti e lui si distinse nell’arredamento delle case di non poche famiglie dell’alta società.
Il suo nome prese a farsi strada, tanto da essere chiamato a svolgere una serie di lavori all’estero, compreso a New York.
Nel 1955 diede avvio a un piccolo negozio a Valmadrera e alcuni anni dopo aprì un’esposizione a Lecco, nella centralissima via Roma al civico 76, dove ancora oggi sono esposti i mobili prodotti da Promemoria.
Felice sposò una ragazza di Valmadrera, Angelina Dell’Oro, dalla quale ha avuto due figli: Romeo e Giuditta.
Sulle ali dell’attività intrapresa con successo da Felice Sozzi nacque nella seconda metà degli anni Ottanta - ad opera del figlio Romeo - l’azienda Promemoria, che dagli esordi ad oggi ha rappresentato una realtà produttiva poliedrica capace di riunire tutte le fasi di lavorazione, l’incessante ricerca dei materiali e lo studio delle finiture e nel cui quartier generale di Valmadrera è ora percepibile anche la presenza della nuova generazione, a testimonianza della condivisione di un progetto sempre più complesso. E sempre più all’avanguardia.

Giuditta, come detto l’altra figlia di Felice Sozzi, si è invece distinta nel settore dell’illuminazione e ha fondato “E’ luce”, che ha sede a sua volta a Valmadrera, la cui missione è fare di ogni spazio un progetto unico e straordinario, un partner di fiducia e di eccellenza nel campo della progettazione dell’illuminazione e un punto di riferimento per le consulenze illuminotecniche e per l’attenzione al risparmio energetico.

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