2018-01-20

Liliana Segre senatrice a vita, le radici comasche

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Senatrice a vita, ai sensi dell'articolo 59, secondo comma, della Costituzione, la dottoressa Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz
una fra i pochi e ancora attivi testimoni pubblici della Shoah, per avere dato lustro alla Patria con altissimi meriti nel campo sociale. Il decreto è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni. Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Ugo Zampetti provvederà alla consegna al Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, del decreto di nomina. Il Presidente della Repubblica ha informato telefonicamente la neo Senatrice a vita della nomina.
"A nome di tutte le comunità ebraiche in Italia, esprimo la nostra commozione per la decisione del Presidente Mattarella" che "risponde esattamente alla profonda esigenza di assicurare che l'istituzione chiamata a legiferare abbia a Memoria quanto avvenuto nel passato e sappia in ogni atto associare al formalismo della legge anche l'intrinseca giustizia e rispondenza ai fondamentali principi etici, in un contesto sempre più preoccupante nel quale l'oblio rischia di divenire legge oltre che fenomeno sociale". Così la presidente Ucei Noemi Di Segni sulla nomina di Liliana Segre. "La vita di Liliana Segre è testimonianza di libertà. Da senatrice ci indicherà il valore della memoria. Una decisione preziosa a 80 anni dalle leggi razziali". Così il premier Paolo Gentiloni su twitter dopo la nomina a senatrice a vita. Liliana Segre  fu vittima delle leggi razziali del fascismo a 8 anni. Fu incarcerata anche a Como, dopo la cattura nel Varesotto. Deportata a Birkenau, non riverdà più il padre e anche i suoi nonni che erano stati arrestati a Inverigo nel 1944, vennero uccisi il giorno stesso dle loro arrivo ad Auschwitz.

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