2018-01-09

I partigiani fucilati a Fiumelatte. Il sindaco: “Loro, resistenti per la libertà”


(C.Bott.) Nel settantatreesimo anniversario della fucilazione dei partigiani di Rancio e del Lago a Fiumelatte di Varenna presso la località Montagnetta,
il luogo dove i combattenti antifascisti furono messi a morte dopo la cattura da parte delle forze nazifasciste nel gennaio 1945, il Comitato provinciale di Lecco e la sezione “Lario orientale” dell’Anpi hanno organizzato domenica 7 gennaio l’annuale commemorazione.
Presenti all’evento i sindaci di Varenna, Mauro Manzoni, e di Mandello Riccardo Fasoli, il vicesindaco di Bellano Thomas Denti, il vicepresidente della Provincia Giuseppe Scaccabarozzi e il consigliere comunale di Lecco Bruno Biagi, oltre ai rappresentanti dei circoli “Libero Pensiero” e “San Pio X”. 
Il sindaco Manzoni ha voluto ricordare che quest’anno ricorre anche il settantesimo dall’entrata in vigore dalla Costituzione italiana e ha ricordato il clima di grande fermento ideologico e le divisioni che comunque portarono alla stesura della nostra carta unitaria.
“È qui - ha detto - il luogo ideale per ricordare che questa base di largo consenso, nonostante i dibattiti assai vivaci lungo il corso di tutti i lavori e gli antagonismi che dividevano allora il Paese, portò a una votazione finale del testo dalla Costituzione che raggiunse quasi il 90% dei componenti dell’Assemblea costituente”.
“Non solo emblematicamente - ha osservato sempre il sindaco Manzoni - ma effettivamente la triplice firma apposta alla sua promulgazione il 27 dicembre 1947 sta a significare in modo causativo la coscienza unitaria da cui nasce: la firma di Enrico De Nicola, capo provvisorio dello Stato, erede della tradizione liberale, la firma di Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea costituente e fondatore, con Gramsci e Togliatti, del Partito comunista ialiano, e la firma di Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio e già primo successore di Sturzo alla segreteria del Partito Popolare”.


Il primo cittadino ha aggiunto: “Diciamo con forza che la Costituzione è nata grazie al sangue versato da questi “resistenti per la libertà”. Qui a Fiumelatte ne abbiamo una testimonianza viva e non distante da noi”. Per poi concludere: “Abbiamo il dovere di vigilare ogni giorno, a partire dalle istituzioni, perché ogni rigurgito fascista o para-fascista sia sradicato, in primis culturalmente, dalla nostra società”.

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