"Il
divieto non risolve i problemi e danneggia chi fa impresa in modo
legittimo"
Alberto Riva direttore Confcommercio Lecco |
In occasione di un incontro odierno con i media
il Questore di Lecco, Filippo Guglielmino, ha annunciato di avere avanzato al
Comune di Lecco la richiesta di vietare la vendita di alcolici dopo l’una di
notte per evitare disordini e risse in centro.
Una proposta che non trova il favore di Confcommercio
Lecco. "L'idea del questore di bloccare la vendita di alcol dopo la una di
notte non ci vede per nulla favorevoli - sottolinea il direttore di
Confcommercio Lecco, Alberto Riva - Pur comprendendo le intenzioni che stanno
alla base di questa proposta e ribadendo la nostra stima per le forze
dell'ordine, non possiamo certo accettare che si vadano a penalizzare i bar e i
locali. Queste realtà sono imprese che hanno la possibilità di somministrare
alcolici nel rispetto della normativa esistente e quindi va rispettato il loro
diritto di portare avanti in modo legittimo e completo la propria
attività". E aggiunge: "Gli episodi a cui si fa riferimento sono
sicuramente da condannare ma restano sporadici e circoscritti, e tra l'altro
non sono certo riconducibili in modo esclusivo all'abuso di alcol, viste le
molteplici problematiche che portano con sè i protagonisti di risse e
aggressioni. Da parte nostra siamo convinti che imporre il divieto non sarebbe
una soluzione al problema, anche perché l'esperienza ci insegna che chi poi
scatena violenze o compie aggressioni arriva comunque nel "salotto buono
di Lecco" già alterato o portando con sè alcol e sostanze acquistati in
precedenza in luoghi diversi dal centro. Chiediamo invece che ci sia un
controllo maggiore del territorio senza per questo gridare alla
militarizzazione della città. Vanno protetti i cittadini, ma anche difesi gli
imprenditori e i lavoratori". Poi Confcommercio Lecco conclude:
"Siamo fin da ora disponibili a un confronto con il Questore e con il
sindaco di Lecco per valutare possibili iniziative. Non ci siamo mai sottratti
al dialogo con le forze dell'ordine, con cui spesso ci troviamo a dialogare e
collaborare come associazione, e pensiamo di potere dare un contributo anche in
questo caso, ricordando ad esempio anche la massima disponibilità e attenzione
dimostrate nel sensibilizzare gli associati per quanto concerne la vendita di
bottiglie di vetro in occasione di determinati eventi".
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